Perché Emis Killa non parteciperà al concerto di Capodanno di Ladispoli

Dopo le polemiche sulla scelta di far cantare Emis Killa, accusato di aver scritto canzoni sessiste e inneggianti la violenza, il sindaco di Ladispoli ha annullato la partecipazione del rapper al concerto di Capodanno

Redazione
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No al Capodanno coi rapper che “incensano” il femminicidio. Arriva il dietro front del sindaco leghista di Ladispoli che ha deciso di annullare l’esibizione di Emis Killa al concerto.

Si cerca così di attenuare la critica contro l’amministrazione del centro balneare non distante da Roma, che aveva affidato il concerto in piazza di fine anno a Emis Killa e Gué Pequeno.

Emis Killa 1
Emis Killa

“Emis Killa inneggia al femminicidio”, le accuse al rapper

La scelta di annullare la partecipazione dei due leader del rap, proviene dalle polemiche nei confronti di un brano di Emis Killa, 3 messaggi in segreteria, del 2016 – in particolare frasi quali “Preferisco saperti morta che con un altro. Vengo a spararti”. Secondo quanto riportato da Repubblica, oltre che sessista, la frase ed il brano in sé inneggerebbe al femminicidio.

Quella del Comune di Ladispoli è una scelta sbagliata e pericolosa. Affidare lo spettacolo in piazza nella notte di Capodanno a rapper che con le proprie canzoni sembrano quasi incoraggiare comportamenti violenti contro donne e ragazze è tra l’latro un inaccettabile tradimento di ciò che ha chiesto alle istituzioni la grande mobilitazione di sabato scorso” – ha dichiarato inoltre la coordinatrice nazionale del PD e consigliera regionale Marta Bonafori.

Immediata la replica di Emis Killa, tramite una storia Instagram, ad un’accusa gravissima e diffamatoria. “Nel rap esiste una cosa chiamata storytelling” – scrive il rapper – “Significa rappresentare una storia in rima, bella o brutta che sia. Nel caso del pezzo da voi menzionato io interpreto, invento, racconto fatti che purtroppo accadono. In quel pezzo non è Emiliano che parla, e non penso nemmeno di dover dare troppe giustificazioni a chi non vuole capire. In un altro storytelling più recente interpreto Renato Vallanzasca, volete accollarmi qualche anno di galera?

“Una festa senza messaggi sbagliati”, ma arriva l’annullamento

Contro le polemiche del PD di Ladispoli aveva tuonato ieri lo stesso sindaco, il quale aveva sostenuto “Sarà una festa senza messaggi sbagliati, e ci mancherebbe anche che l’amministrazione voglia trasmettere certi messaggi ai ragazzi” – e aveva aggiunto – “Ma poi, i due artisti, dopo aver suonato da noi andranno anche in altri luoghi e locali.

Ma questa polemica – che era già stata sollevata nel 2022, quando l’artista si esibì nella cittadina laziale senza interpretare canzoni con riferimento alla violenza – è indirizzata solo a Ladispoli. Guè Pequeno andrà, per esempio, a suonare a Cinecittà World. E questo che cosa vorrebbe dire, che un parco per famiglie inneggia alla violenza contro le donne? Dai su, non è possibile”.

Nonostante ciò stamattina, a causa delle forti pressioni da parte di cittadini e partiti, il sindaco ha dovuto fare un passo indietro e ha dichiarato che, di comune accordo con i cantanti, aveva deciso di annullare la partecipazione dei due rapper al concerto di Capodanno.

La mia amministrazione è sempre stata attenta al tema della violenza di genere, sostenendo tutte le iniziative possibili per contrastare questo fenomeno, collaborando con le Forze dell’ordine e supportando le donne vittime di violenza e i minori coinvolti. Comprendo le ragioni di chi ha espresso contrarietà sul contenuto del testo, ma la nostra intenzione non è mai stata quella di veicolare messaggi sbagliati [….] Vogliamo solo regalare ai giovani la possibilità di assistere gratuitamente, in un clima di festa, ad un grande evento nella propria città”.

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