Festival di Venezia: via con White Noise, tra presente e passato

Sara Rossi
3 Min di lettura

Parte ufficialmente la 79esima Mostra del Cinema. Ecco appuntamenti e film in gara che scandiscono la prima giornata, quella di oggi

A sancire l’inizio della 79esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia è il prestigioso riconoscimento del Leone d’Oro alla grande attrice francese Catherine Deneuve. Madrina della cerimonia d’apertura: Rocio Munoz Morales; presidente della giuria che avrà l’arduo compito di valutare i film in gara è invece Julianne Moore.

E si inizia con “White noise”, di Noah Baumbach, tratto da bestseller di Don DeLillo. Esilarante, lirico, semplice e apocalittico allo stesso tempo, racconta i tentativi di una famiglia americana contemporanea di affrontare i conflitti quotidiani, confrontandosi con gli universali misteri dell’amore, della morte e con la possibilità di essere felici in questo incerto mondo. Ad aprire per “Orizzonti” è invece “Princess”, di Roberto de Paolis, ritratto di una 19enne nigeriana costretta a prostituirsi che trova in sé stessa, prima che nell’uomo che si offre di aiutarla, la forza di salvarsi.

Al via anche le Giornate degli Autori

Le Giornate degli Autori partono con il docufilm, tra documento storico e saggio, “La marcia su Roma”, di Mark Cousins e con Alba Rohrwacher. Con raro materiale d’archivio e con il suo solito stile narrativo, il regista racconta l’ascesa del fascismo in Italia e la sua espansione in Europa negli anni Trenta; un’analisi, contestualizzata ma che prende le mosse dalla storia, del mondo contemporaneo, mostrando l’attuale paesaggio politico.

Film di apertura: “Dirty difficult dangerous”, di Wissam Charaf, sull’amore clandestino a Beirut tra Ahmed, un rifugiato siriano, e Mehdia, un’immigrata etiope. La loro storia non sembra avere futuro, ma i due decidono di fuggire alla ricerca di una vita migliore.

Una giornata all’insegna del presente

Un non troppo sottile filo rosso attraversa tutte queste produzioni: il desiderio di mostrare il mondo in cui siamo calati e come le scelte di un passato non troppo passato e del presente possano riflettersi su di esso e sulle piccole nostre vite di ogni giorno. Una giornata all’insegna del presente, del sociale e di quel severo “nessuno si salva da solo”, che è valido solo quando ci si è già salvati.

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