Cannes 2024, 10 minuti di applausi per Parthenope di Sorrentino

"Ringrazio Thierry Frémaux per avermi fatto cominciare qui il mio viaggio nel cinema 20 anni fa" ha affermato Sorrentino alla proiezione del film presentato al festival

3 Min di lettura

Il film del regista italiano Paolo Sorrentino ‘Parthenope’ è stato presentato in anteprima alla 77ª edizione del Festival di Cannes. Come spiegato dal regista a Variety, si tratta di un’epica lettera d’amore a Napoli dedicata alla sua giovinezza mancata. Il film rappresenta un seguito della sua ultima pellicola, È stata la mano di Dio.

Per lui dieci minuti di standing ovation. “Ringrazio Thierry Frémaux per avermi fatto cominciare qui il mio viaggio nel cinema 20 anni fa” ha affermato. Il regista ha ricordato il primo dei sette film presentati sulla Croisette, Le conseguenze dell’amore con Toni Servillo nel 2004. Alla proiezione di Parthenope hanno assistito anche il giurato italiano Pierfrancesco Favino e Sting con la moglie Trudie Styler.

Sorrentino: “Volevo parlare di una giovinezza sognata”

Il regista di Parthenope parla del film: “Come tutti i registi, faccio sempre i conti di quanti film ho dentro di me. E pensando a quali film mi restavano da fare, a partire da È stata la mano di Dio, ho cominciato a scegliere quelli che puntavano all’essenza di ciò che mi interessa. Questo è il processo. Ho iniziato con È stata la mano di Dio dove mi interessava descrivere la mia giovinezza, e ho continuato con quest’altra cosa che mi interessava che è parlare della mia giovinezza mancata“. “L’abbandono, la spensieratezza dei ragazzi del film è qualcosa che mi sfuggiva. Quella la sognavo soltanto. Quindi volevo parlare di una giovinezza sognata, più che di una giovinezza vissuta, come invece ho fatto con È stata la mano di Dio”, ha aggiunto Sorrentino.

Parthenope segue dalla nascita la giovane e bellissima protagonista, affamata di conoscere la vita. “Nel pensare ad un eroe moderno mi è venuto naturale che fosse un’eroina, non un uomo, per tante ragioni”, ha spiegato Paolo Sorrentino. “Perché trovo che il viaggio compiuto dalle donne oggi sia molto più eroico di quanto lo fosse l’epico ed eroico viaggio dell’uomo in passato. Si tratta del grande viaggio verso la libertà che le donne hanno messo in moto oggi ma che viene da molto lontano. È un viaggio epico. È un viaggio pieno di ostacoli, pieno di pregiudizi. Ed è un viaggio davvero molto coraggioso quello che le donne stanno compiendo”.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo