Sono passati quasi tre anni da quel maledetto giorno in cui dalla pistola di scena impugnata da Alec Baldwin è partito un proiettile vero, non a salve, che ha prima colpito il regista Joel Souza e poi ferito fatalmente la direttrice della fotografia Halyna Hutchins. Un incidente sul set che ha sconvolto il mondo dello spettacolo e primo tra tutti Baldwin, da subito incapace di dare spiegazioni su ciò che fosse accaduto. “Non ho neanche premuto il grilletto” ha subito detto l’attore agli investigatori, cercando di spiegare la sua estraneità ai fatti e ponendo l’attenzione sulla possibilità che la pistola potesse essere stata modificata.
Ieri, però, il Grand Jury del Mexico, Stato in cui avvenne l’omicidio, ha ritenuto più che necessaria l’incriminazione di Alec Baldwin, su cui ora pesano ben due capi d’imputazione per la morte di Hutchins, tra cui quella di omicidio colposo.
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La decisione del Grand Jury contro Alec Baldwin
Già nel gennaio 2023 Baldwin era stato incriminato per la morte della direttrice della fotografia, ma qualche mese dopo la Procura del New Mexico aveva deciso di ritirare le accuse a causa di alcuni nuovi elementi che rendevano necessari nuovi accertamenti. La Corte ha però anche sottolineato che tale ritiro non equivaleva ad un’assoluzione e che quindi l’attore poteva essere incriminato nuovamente.
Detto fatto, ieri la Corte del Grand Jury, ovvero la giuria popolare chiamata a decidere sul rinvio a giudizio dei reati più gravi, si è espressa a favore dell’incriminazione di Alec Baldwin che quindi dovrà andare a processo. Nel caso di una condanna l’attore di Thirty Rock rischia dai 18 mesi ai cinque anni di carcere. I suoi avvocati, Luke Nikas e Alex Spiro, non sembrano in alcun modo preoccupati e si dicono “impazienti di arrivare in tribunale“, ovviamente per dimostrare l’innocenza del loro assistito.
La dinamica dell’incidente
Il colpo di pistola fatale è partito durante una normale giornata di riprese sul set. In quel preciso momento, però, Baldwin stava solo provando la scena per cui la pistola da lui impugnata, una replica Pietta di un revolver del 1873, doveva essere scarica. Durante le prove dall’arma parte un colpo che, prima ferisce alla spalla il regista, e poi uccide Halyna Hutchins. Da quel momento si scatena il caos e nel mirino degli investigatori finiscono sia Baldwin che Hanna Gutierrez-Reed, responsabile della sicurezza di armi e munizioni.
Il nodo da sciogliere riguarda proprio il misterioso proiettile, a quanto pare apparso dal nulla. L’ipotesi di una manomissione della pistola, però, è stata esclusa a seguito delle indagini, per cui affinché il colpo partisse era necessario premere il grilletto. Da qui l’incriminazione di Baldwin e di Gutierrez-Reed, anche lei accusata di omicidio colposo.
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