Alfiero, dal palco con gli Ex-Otago al nuovo album La Guerra dei Pensieri

Intervista esclusiva con il cantautore originario di Terracina, tra riflessioni, emozioni e obiettivi per il futuro.

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La musica è una battaglia, una continua tensione tra ciò che si è e ciò che si vuole esprimere. Alfiero, cantautore originario di Terracina, incarna questa lotta nel suo terzo album, La Guerra dei Pensieri. Un disco che si presenta come un mosaico di emozioni, esperienze e introspezione, nato in un periodo di grande turbolenza interiore. In questa intervista Alfiero, artista emergente che porta il vanto di aver aperto il concerto degli Ex-Otago e di aver condiviso il palcoscenico con grandi artisti come La Municipàl, Emanuele Colandrea, Galoni e Tommaso Di Giulio, si racconta, condividendo il percorso che lo ha portato alla creazione di un’opera complessa e profonda, capace di abbracciare l’ascoltatore e portarlo in un viaggio unico.

Alfiero con gli Ex-Otago
Alfiero e gli Ex-Otago, foto scattata nel 2019 al termine di un concerto

Il titolo La Guerra dei Pensieri suggerisce un viaggio interiore intenso. Qual è stata la scintilla che ti ha portato a creare questo disco?

Questo disco è nato giorno dopo giorno, in un periodo di forte stress in cui i pensieri non mi davano tregua. Scrivevo ovunque, su qualunque foglio trovassi, come se fosse una necessità impellente. Era una vera lotta tra me e i miei pensieri, e da qui è nato il titolo La Guerra dei Pensieri. Solo ascoltando il disco completo ho capito che quel nome era perfetto per rappresentarlo.

C’è un brano della tracklist che senti più vicino o che rappresenta meglio questo tuo momento artistico?

Ogni brano rappresenta un frammento del mio momento artistico, ma ho delle preferenze. Opera prima e Ai tuoi occhi sono particolarmente significative. Poi c’è Avventura, a cui sono molto legato, e La paura, che ascolto quando mi sento scoraggiato. Ogni canzone ha il suo contesto: Il momento giusto per le giornate di pioggia, Andalusia e La Guerra dei Pensieri per darmi energia. Potrei continuare, ma finirei per citarle tutte e dieci!

Hai condiviso il palco con artisti come gli Ex-Otago e La Municipàl. Che valore hanno avuto queste esperienze per la tua crescita artistica?

Sono state fondamentali. In quei momenti mi sono sentito parte di un mondo dove la musica è lavoro e passione. I loro complimenti, insieme al calore del pubblico, mi hanno dato una grande spinta di autostima, aiutandomi a crescere come artista.

Ci sono collaborazioni durante la produzione dell’album che ricordi con particolare emozione?

Assolutamente sì. In Avventura, Emanuele Colandrea ha suonato l’armonica, e per me è stato un onore lavorare con lui, lo stimo moltissimo. Ho coinvolto anche Roberto Chiofalo (Buzzy), un talento straordinario, che ha scritto e cantato la seconda strofa di Il momento giusto. Inoltre, le chitarre di Igini Tucci, Valerio Sepe e Luca Alfiero hanno dato un contributo essenziale al sound del disco.

Terracina è spesso presente nella tua ispirazione. Come influisce il tuo legame con questa terra sulla tua musica?

È il mio punto di partenza. Le storie che racconto, le atmosfere che creo, tutto nasce da ciò che vivo, sento e respiro a Terracina. È una fonte inesauribile di ispirazione.

Come è cambiato il tuo percorso artistico dal primo singolo Una domenica all’IKEA a oggi?

Ho attraversato molte fasi. All’inizio avevo l’impulso di pubblicare le canzoni subito, senza prestare troppa attenzione ai dettagli. Ora sono diverso: voglio che ogni pezzo sia curato al 100%, dai suoni ai testi. Mi sento più maturo e consapevole.

Quali artisti o generi musicali hanno influenzato particolarmente la creazione di questo album?

La musica folk è stata centrale. Durante le registrazioni ho ascoltato molto i The Lumineers e gli Strumbellas. Mi hanno aiutato a definire il mood del disco.

Quali sono i tuoi obiettivi per il 2025, oltre alla pubblicazione dell’album?

Sto pensando a un mini tour, magari anche in versione acustica, per portare la mia musica oltre la provincia. Voglio farle fare chilometri e raggiungere più persone possibile.

Con La Guerra dei Pensieri, Alfiero dimostra una profonda maturità artistica. Le sue dieci tracce, tra riflessioni intime e melodie avvolgenti, raccontano storie che possono parlare a tutti. Questo terzo album non è solo un’opera musicale, ma un diario emotivo di grande spessore.

Tracklist:

  1. Opera prima
  2. La paura
  3. Avventura
  4. Ai tuoi occhi
  5. Un vinile di Dalla
  6. Le mani
  7. La guerra dei pensieri
  8. Il momento giusto
  9. Andalusia
  10. Un brano in agosto

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