Lo scopo della costruzione è fornire un supporto ai processi decisionali dell’ente grazie a dati reali e costantemente aggiornati
Il “gemello digitale” della città di Perugia è la versione virtuale del capoluogo umbro. È modellata su dati provenienti da diverse fonti, come sensori, applicazioni, database comunali, droni e altri dispositivi: il progetto è stato presentato nel capoluogo, e propone una simulazione della città reale.
Dopo la scansione del sottosuolo, soprasuolo e aerea del territorio, si è realizzato un centro di raccolta e di analisi mettendo in comunicazione diverse tecnologie, convogliate nella piattaforma digitale WiseTown. È possibile analizzare il traffico in tempo reale, effettuare il monitoraggio dello stato di salute delle aree verdi e dell’illuminazione, del trasporto pubblico e di altri servizi.
Il funzionamento del gemello digitale di Perugia
Lo scopo della costruzione è fornire un supporto ai processi decisionali dell’ente grazie a dati reali e costantemente aggiornati, alimentati anche dalle segnalazioni dei cittadini.
“Dobbiamo avere grandissima fiducia nei dati perché sono strumenti che consentono di misurarci e di misurare ciò che la politica fa per noi – ha detto Luca Tremolada, data journalist e giornalista di scienza e tecnologia per Il Sole 24 Ore – Nella società data driven tutto può essere misurato e giudicato. Si pensi anche a quanto avvenuto nel periodo dell’emergenza sanitaria quando, per la prima volta, si è iniziato ad analizzare un fenomeno a partire dai numeri e proprio i numeri hanno condizionato le nostre libertà”.
Grazie al gemello digitale, sarà possibile anche far fronte alla pianificazione basandosi su elementi reali, “credibili e tra di loro anche connessi – ha affermato il sindaco Andrea Romizi – La vera Smart City è anche questa: una città dove tutti gli attori riescono a mettersi in connessione e a crescere beneficiando l’uno dell’altro”.
