Il calo della popolazione in Umbria è il più alto in Italia

Rob. Spar.
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Tra 2009 e 2023 la media degli abitanti per comune è di 1500 abitanti. Fra le cause, la minore attrattività dei centri

Il calo della popolazione che sta colpendo l’Umbria evidenzia un’intensità maggiore rispetto ai livelli nazionali. Negli ultimi sette anni l’Italia ha perso il 2,2% dei residenti, mentre il calo per l’Umbria è arrivato al 3,4%. A evidenziarlo è uno studio di Agenzia Umbria Ricerche.

I comuni più piccoli (sotto i 3000 residenti) hanno cumulato nel tempo perdite di popolazione ampie: negli ultimi sette anni (2016-2023) la diminuzione si è estesa a tutte le dimensioni, compresi i due comuni capoluoghi e, in misura più forte, al comune di Terni.

I motivi del calo della popolazione in Umbria

Tra 2009 e 2023 la media degli abitanti per comune è di 1500 abitanti. In aree a bassissima densità di popolazione, le tendenze in atto comportano anche condizioni di difficile sostenibilità anche dei servizi di base.

L’Umbria non ha più, inoltre, centri urbani attrattivi: la sostituzione dell’economia agricola con una terziaria tende sempre più a concentrarsi nelle aree urbane. Il declino della popolazione è generale ed esteso a tutti i comuni, indipendentemente dal loro carattere rurale o urbano, e dalla loro dimensione.

L’AUR evidenzia che una soluzione è data dalle unioni tra comuni per la gestione condivisa di funzioni e servizi: i 92 comuni umbri potrebbero intraprendere la strada delle unioni per convergere verso un’aggregazione territoriale che ricalchi i 14 sistemi locali del lavoro in cui si articola il territorio regionale.

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