Acciai Speciali Terni: stop alla produzione per sette giorni

Francesco Ragugini
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La cassa integrazione ordinaria sarà attiva per un massimo di 2.015 dipendenti

I delegati della Fiom del gruppo Acciai Speciali Terni manifestano preoccupazione per lo stop della produzione di Acciai Speciali Terni, partito il 1° maggio e che si protrarrà per sette giorni. La cassa integrazione ordinaria sarà attiva per un massimo di 2.015 dipendenti, e lo stop è causato dalla mancanza di commesse. “Preoccupa lo stato delle relazioni industriali con il gruppo che non si può limitare alla semplice comunicazione tanto meno preannunciata a mezzo stampa – si afferma in una nota – Perdura lo stato di incertezza per l’assenza di un accordo di programma che possa aprire la discussione sul piano industriale”. Si fa anche riferimento al fatto che si procede, ormai, con una razionalizzazione dei costi “a tutti i livelli, con l’aumento dei carichi di lavoro in alcuni reparti, la scarsità dei Dpi necessari per la salute e sicurezza e un significativo peggioramento del servizio mensa per quanto riguarda i cestini  caldi e freddi sia per quantità che qualità”.

Acciaierie d’Italia: gli investimenti e il piano industriale

Intanto, dopo oltre tre mesi dall’ultimo incontro svoltosi al Mimit, il 19 gennaio, e diverse richieste di convocazione di un tavolo di discussione per affrontare i problemi che si sono drammaticamente accumulati negli anni, i Segretari generali di Fim Fiom Uilm, Roberto Benaglia, Michele De Palma e Rocco Palombella, hanno scritto di nuovo al Ministro Urso per chiedere un tavolo urgente su Acciaierie d’Italia. Il motivo della richiesta risiede nel clima d’incertezza che traspare, registrando “ritardi sugli investimenti ambientali, sulla sicurezza degli impianti e per il raggiungimento dei livelli produttivi e la salvaguardia occupazionale”. In assenza di una convocazione in tempi brevi, i Segretari generali di Fim Fiom Uilm confermano che “si metteranno in atto tutte le iniziative di lotta e di mobilitazione necessarie”.

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