Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha recentemente rilasciato alcune dichiarazioni significative riguardo a diversi temi cruciali per la politica regionale e nazionale. Tra questi, uno dei più rilevanti è il suo punto di vista sulla presidenza di Donald Trump negli Stati Uniti e le potenziali opportunità che questa potrebbe rappresentare per l’Italia.
Zaia ha sottolineato che la presidenza Trump, contrariamente a quanto spesso dipinto dai media, non rappresenta una minaccia per l’Italia, ma anzi un’importante “occasione d’oro”. Il governatore veneto ha rimarcato che le dichiarazioni di Trump sui dazi, che destano preoccupazione in molti ambienti politici, sono perfettamente comprensibili e, in fondo, non sono così gravi come molti vorrebbero far credere. Secondo Zaia, la difesa dei mercati da parte del presidente degli Stati Uniti è una posizione che Trump ha preso per tutelare gli interessi del suo Paese, ma che non deve essere interpretata come un atteggiamento isolazionista. Zaia ha ricordato come già nel 2010, con il suo slogan “Prima il Veneto”, abbia anticipato concetti simili, sottolineando che anche l’Italia può, anzi deve, cogliere le opportunità che un presidente come Trump offre.
In particolare, Zaia ha messo in luce che, per l’Italia, Trump rappresenta una figura “Trump friendly”, un interlocutore che condivide affinità ideologiche con la politica italiana. In un contesto come quello del G7, l’Italia si trova in una posizione privilegiata rispetto agli altri Paesi europei, poiché è l’unico che non ha fatto campagna per i Democratici e che può vantare un rapporto di stima e cooperazione con la presidenza Trump. Zaia ha quindi esortato la Premier Giorgia Meloni a sfruttare questa occasione unica per rafforzare i legami tra Italia e Stati Uniti, diventando un punto di riferimento per gli altri Paesi europei. L’invito del governatore è chiaro: Meloni dovrebbe sfruttare la situazione per portare l’Italia a giocare un ruolo da protagonista sulla scena internazionale.
Le parole di Zaia
Passando ad altri temi, Zaia ha anche affrontato la questione dell’Autonomia differenziata, un tema che sta generando un ampio dibattito a livello nazionale. Il governatore ha espresso soddisfazione per i progressi fatti in relazione alla protezione civile, che è uno dei settori in cui le Regioni dovrebbero ottenere maggiori competenze. Zaia ha sottolineato come la Regione Veneto possa svolgere un ruolo fondamentale nella gestione delle calamità naturali a livello locale, considerando che il governatore assume spesso il ruolo di commissario in caso di emergenze circoscritte. L’autonomia, secondo Zaia, permetterebbe una gestione più efficace e diretta delle risorse e degli interventi.
Zaia ha anche affrontato il tema delle elezioni regionali, una questione che potrebbe determinare il futuro politico del Veneto. Attualmente, la data delle prossime elezioni è incerta, soprattutto in relazione alla possibile proroga del termine per consentire un riallineamento tra le Regioni italiane. Zaia ha ammesso che la situazione è fluida e che dipenderà dalle decisioni del Governo, ma ha anche sottolineato come il Veneto possa essere chiamato alle urne non nel 2025, ma nel 2026. Questo ritardo potrebbe riguardare anche la possibilità di un terzo mandato per il governatore, un tema che sta alimentando numerose discussioni politiche. Zaia ha auspicato che il Governo chiarisca quanto prima la sua posizione su questo tema.
Infine, Zaia ha parlato dell’importanza della solidarietà e dell’impegno civico, facendo riferimento alla Colletta Alimentare che si terrà il 16 novembre. Quest’anno, circa 15.000 volontari saranno coinvolti in Veneto per raccogliere beni alimentari da destinare alle persone più bisognose. Zaia ha sottolineato come questa iniziativa rappresenti un segno tangibile di solidarietà, soprattutto in un periodo in cui le disuguaglianze sociali sono in aumento. Il governatore ha invitato i cittadini veneti a partecipare con generosità, ricordando che anche un piccolo gesto può fare la differenza per le migliaia di persone che vivono in condizioni di povertà estrema.
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