Il Consiglio europeo sta per aprirsi e i leader europei sono già in fermento. La costruzione di una nuova Europa si svolgerà in questa due giorni e tutte le parti in gioco sembra non vogliano rinunciare alle loro pretese. Dopo l’invettiva di Giorgia Meloni alla Camera contro la chiusura di Bruxelles verso l’Italia, il primo a parlare oggi su ciò che potrebbe accadere nel Consiglio è stato Antonio Tajani, ministro degli Esteri, vicepremier italiano, leader di Forza Italia e membro del Partito Popolare europeo.
Il segretario forzista ha le idee chiare: “Nessuna alleanza con i verdi, ma la mia posizione è favorevole con le nomine che verranno presentate oggi“. Il ministro, quindi, avrebbe una posizione opposta a quella del premier, che potrebbe votare contro al pacchetto predefinito. “Non c’è ancora alcuna decisione sul voto dell’Italia” ha dichiarato poi il vicepremier, sottolineando che “le trattative devono ancora iniziare“.
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Tajani: “All’Italia spetta un portafoglio importante nell’Ue“
Antonio Tajani ha poi ricordato come dal suo punto di vista “debba esserci un vicepresidente e un portafoglio di rilievo per l’Italia“. Il vicepremier ha infatti ricordato che questo è ciò “che spetta ad un Paese fondatore, un Paese che ha una una stabilità di governo per i prossimi tre anni e mezzo“. Per questo il leader di Forza Italia ritiene che “a differenza di altri, l’Italia possa svolgere un ruolo fondamentale nel contesto comunitario nei prossimi anni“.
Trattando poi specificamente del pacchetto di nomine che presenteranno i Popolari, insieme ai Socialisti e ai Liberali, Tajani ha sostenuto di essere “perplesso sulla durata dei cinque anni per la presidenza del Consiglio europeo perché il Partito popolare europeo è quello che ha vinto le elezioni. Non hanno vinto né i socialisti né i liberali“. I sei negoziatori dei tre gruppi europei si sono infatti accordati per il nome di Von der Leyen alla presidenza della Commissione, quello di Antonio Costa alla presidenza del Consiglio e quello di Kaja Kallas come Alto rappresentante per gli affari esteri.
Secondo Tajani, però, il nome di Costa dovrebbe essere sostituito con quello di un popolare. Se non subito, almeno dopo due anni e mezzo, ovvero a metà mandato. I negoziatori su questo aspetto non hanno trovato un accordo, rimandando la decisione alla due giorni di oggi e domani.
Weber: “Importante tenere conto degli interessi dell’Italia“
Il leader del Partito popolare europeo, Manfred Weber, all’alba del Consiglio europeo, ha voluto sottolineare come l’Unione europea debba “tener conto anche degli interessi italiani“. Weber ha giustificato le sue parole, ricordando che “l’Italia è un Paese del G7 e un Paese leader nell’Unione europea“. Inoltre, Weber ha voluto specificare che apprezza “molto anche il contributo del governo italiano sotto la guida di Antonio Tajani e Giorgia Meloni“.
Le parole di Weber sono state pronunciate al prevertice dei popolari, in cui ha anche aggiunto: “Per oggi è importante dare stabilità all’Europa e i tre maggiori partiti politici in Europa, i socialdemocratici, i liberali e i cristiano-democratici, hanno una responsabilità speciale nel garantire questa stabilità all’Europa. Spero che riusciremo a dimostrare al mondo che l’Europa è in mani stabili e che poi avremo bisogno di una maggioranza anche per Ursula von der Leyen in parlamento“.
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