Ue, il colloquio tra Meloni e Lagarde, l’accordo tra Francia Germania e i dubbi sul ruolo di Calviño

Se Meloni abbia condiviso le sue preoccupazioni con Lagarde, non è ancora chiaro, ma certo è che il messaggio della presidente della Bce non lascia dubbi: "L'accordo sulle regole di bilancio Ue per noi è fondamentale"

Redazione
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All’ultimo vertice europeo la premier Giorgia Meloni e la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde si sono parlate, e ad entrambe sta a cuore un tema in particolare: le nuove norme di bilancio europee su cui i ministri finanziari e la Commissione europea cercano di accordarsi entro la fine dell’anno.

In Italia non mancano le incertezze sulla direzione delle trattative. A non convincere soprattutto l’ultima richiesta della Germania: un'”ancora” sul deficit, oltre a una “salvaguardia” sul debito, che spinga i governi ad alto debito verso la deriva di un disavanzo che è ben sotto al 3% del prodotto lordo.

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CHRISTINE LAGARDE BCE

In Italia c’è il timore che questo nodo porti a correzioni dei conti troppo drastiche dal 2025 in poi. Mentre in Europa si rischia di far affondare l’economia, con una chiusura concomitante da parte di troppi Paesi.

Se la presidente del consiglio abbia condiviso queste preoccupazioni con la presidente della Bce, non è ancora chiaro, ma certo è che il messaggio di Lagarde non lascia dubbi: “L’accordo sulle regole di bilancio per noi è fondamentale”, il motivo lo ha chiarito in seguito: “se si crea una situazione in cui la Banca centrale d’Europa deve aiutare l’Italia sui mercati, farlo senza un chiaro quadro di regole è più difficile“, ha affermato.

Il Transmission protection mechanism, (lo “scudo” della Bce), è prerogativa dei
Paesi che non già in regola con le norme europee, o che lavorano per esserlo.

Ue, il ruolo di Nadia Calviño

A dirla tutta, in Italia, c’è incertezza anche sul ruolo di Nadia Calviño, la ministra spagnola delle Finanze che è sia presidente di turno dell’Ecofin, sia candidata alla guida della Banca europea degli investimenti, in quanto potrebbe usare la mediazione sulle regole di bilancio fra i Paesi per mandare acqua al suo mulino.

Nadia Calviño
Nadia Calviño

Ue, il compromesso tra Francia e Germania

Intanto, i ministri finanziari di Francia e Germania, Bruno Le Maire e Christian Lindner, sono ora molto più vicini fra loro: si rivedranno la settimana prossima in Germania e lì potrebbero trovare un’intesa. Ci sarà di sicuro l'”ancora” sul deficit, ma anche piani per risanare spalmati in 7 anni e un trattamento di favore sugli investimenti nella difesa e, per il debito, sui prestiti del Pnrr e per il co-finanziamento nazionale dei fondi Ue.

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