Ue, la Generazione Z è pronta a sostenere l’Europa

Risultati dell'indagine di Demos & Pi su cosa ne pensano gli italiani dell'Europa

Redazione
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Se da un lato un grande numero di italiani sta perdendo sempre più la fiducia nei confronti dell’Unione europea, dall’altro ci sono i giovani della Generazione Z, che ci credono e la sostengono.

Dal sondaggio condotto da Demos & Pi, solo il 36% degli italiani ha fiducia nell’Unione Europea, 10 punti in meno rispetto al 2022. In passato, invece, il popolo italiano si è dichiarato fortemente europeista, dato che il 70% voterebbe no in caso di referendum per far uscire il paese dall’unione. Tuttavia, l’italiano è un europeista prudente, nel senso che crede nell’Europa solo se c’è il rischio di un’uscita. Preferisce avere la sicurezza dell’unione rispetto ai rischi che la solitudine potrebbe comportare.

La fiducia nell’UE

Il livello più alto di fiducia verso l’UE gli italiani lo hanno dimostrato tra il 2021 e il 2022, quando al nostro paese vennero concessi 200 miliardi di euro per il PNRR redatto dal governo Draghi. Dopodiché la fiducia è calata perché non sono spariti i problemi di bilancio e le prospettive economiche e dei redditi non sembrano più positive.

Il giudizio degli italiani verso l’unione è influenzato da diversi fattori. Primo fra tutti, l’ideologia politica e di partito. Tra i sostenitori dell’UE ci sono: primo fra tutti il Centro Sinistra, il 60% di chi sostiene Alleanza Verdi e Sinistra, e il 58% di chi fa parte del PD e di Azione. Sostiene invece l’UE solo il 46% di chi fa parte del M5S. Per quanto riguarda i sostenitori di Destra e Centro Destra, le percentuali si abbassano: il 36% tra FI e il 35% di chi appoggia Lega e FdI.

Il secondo fattore che influenza l’opinione sull’Europa è l’età: tra i giovani che hanno meno di 30 anni la fiducia è al massimo livello, cala al 42% nella fascia d’età tra i 30 e i 44 anni, e infine è al minimo fra gli adulti e gli anziani (30% e meno).

Anche ciò che gli italiani pensano della presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen segue la dinamica dei giudizi sull’UE: durante il Covid la fiducia sale al massimo livello per poi scendere fino al 37%. E anche gli orientamenti politici riflettono quelli sull’Europa.

Le cose iniziano invece a cambiare se si parla di Mario Draghi, ex Presidente della BCE e attualmente considerato il potenziale successore della Von der Leyen come presidente della Commissione Europea. Lui in quel caso sarebbe sostenuto in Italia da più della maggioranza: il massimo supporto tra chi si schiera con Azione e gli Stati Uniti d’Europa, l’80% tra chi sostiene PD e Alleanza Verdi-Sinistra, il 70% tra chi vota a Destra o Centro Destra e solo il 59% tra il M5S.

Le prossime elezioni europee sono davvero importanti, e chi vota deve pensare che senza l’UE il futuro potrà essere ancora più difficile per gli italiani, cosa che i giovani hanno ben chiara.

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