Ucraina, Crosetto rilancia il sostegno a Kiev: “In gioco c’è il futuro delle nostre Nazioni”

"A nessuno di noi piace la guerra", ha continuato Crosetto, rispondendo alle critiche di chi ritiene che il continuo inviare aiuti bellici sia solo un tentativo di far proseguire il conflitto, sottolineando come tutta l'Italia, lui compreso, "non vede l'ora di appoggiare il percorso di pace".

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Riteniamo di continuare a dare sostegno all’Ucraina al fine di creare finalmente le condizioni per un cessate il fuoco e raggiungere una pace duratura“, con queste parole il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha confermato la posizione dell’Italia al fianco di Kiev nella sua guerra contro la Russia. Il ministro si è oggi recato in Aula al Senato per riferire sulla proroga al 31 dicembre 2025 degli aiuti militari all’Ucraina, confermando che al momento il nostro Paese non ha intenzione di abbandonare la Nazione di Volodymyr Zelensky che, ormai da quasi tre anni, cerca di difendere la sua integrità territoriale dall’invasione russa.

Crosetto: “Non vediamo l’ora di appoggiare il percorso di pace

A nessuno di noi piace la guerra“, ha continuato Crosetto, rispondendo alle critiche di chi ritiene che il continuo inviare aiuti bellici sia solo un tentativo di far proseguire il conflitto, sottolineando come tutta l’Italia, lui compreso, “non vede l’ora di appoggiare il percorso di pace“. In questo senso, però, il nostro Paese ha dovuto prendere una decisione che, sin dall’inizio è apparsa scontata: sostenere Kiev nella sua lotta o perseguire la pace, lasciando però che la Russia ottenesse il controllo dell’intera Nazione.

Il ministro della Difesa Guido Crosetto
Il ministro della Difesa Guido Crosetto

Se tutti smettessimo di aiutare l’Ucraina cosa succederebbe?“, ha chiesto retoricamente il ministro, spiegando che senza il sostegno delle altre Nazioni, Kiev ora non esisterebbe più e ogni colpo esploso dalla Russia sarebbe andato a segno. “Sì, forse avremmo raggiunto la pace perché non ci sarebbe più l’Ucraina, senza più alcuna persona viva. Avremmo raggiunto la pace che si trova anche nei cimiteri“, ha spiegato il titolare del Ministero della Difesa. Inoltre, come più volte specificato, il conflitto contro la Russia ha ormai assunto una sorta di carattere globale, in quanto è necessario per difendere il futuro dell’interno continente europeo e in generale dell’Occidente.

Qui in gioco c’è il futuro delle nostre Nazioni“, ha tuonato Crosetto, chiarendo che al momento nessuno degli alleati di Kiev è in guerra con la Russia, perché l’unico nemico che si sta combattendo è effettivamente la guerra stessa. L’appello del ministro al Senato, dunque, è quello di non ostacolare un percorso che è iniziato ormai due anni e mezzo fa, che permette di difendersi ad un popolo che “come il nostro ha il diritto di difendere la propria libertà e la propria vita“.

Al momento, ha sottolineato Crosetto, non esisterebbero soluzioni attuabili per raggiungere la pace in tempi brevi, tanto che c’è stato un incremento notevole per numero e intensità degli attacchi russi, “che hanno colpito indiscriminatamente obiettivi militari e civili“. In questo senso, quindi, il ministro ha chiarito che l’iniziativa al momento è in mano ai russi“, che si trovano in una posizione di potere, in quanto controllano 108mila chilometri quadrati di territorio, “pari a tutta l’Italia settentrionale“.

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