Donald Trump ha annunciato la possibilità di raddoppiare i dazi sull’acciaio e l’alluminio proveniente dal Canada in risposta ai tentativi del Paese confinante con gli Usa di sopravvivere alle tariffe maggiorate già annunciate dal Tycoon. Si tratterebbe quindi di un sovrapprezzo del 50%, finalizzato a distruggere la filiera industriale della Nazione di Mark Carney, e rafforzare le produzioni statunitensi.
La decisione di Trump è infatti legata all’azione dello Stato canadese dell’Ontario che ha imposto tariffe del 25% sull’elettricità diretta negli Usa. Quest’ultimo, infatti, fornisce l’energia elettrica al Minnesota, al Michigan e allo Stato di New York. Trump avrebbe definito il Canada come “una delle Nazioni con le tariffe più alte al mondo“, chiarendo che l’obiettivo del nuovo aumento è quello di “far chiudere definitivamente il settore di produzione automobilistica in Canada“.
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L’avvertimento del miliardario è stato pubblicato sul suo social Truth, al fine di spingere il Canada a rivedere le sue decisione e a continuare la guerra commerciale iniziata ormai da settimane. L’incertezza generata dalle decisioni in materia economica del Tycoon ha già generato un’importante conseguenza, ovvero il crollo delle borse mondiali, dovuto al fatto che gli investitori temono l’imprevedibilità del mercato e tendono a evitare investimenti particolarmente importanti.
Trump: “A breve dichiarerò l’emergenza energetica degli Usa”
Inoltre, per far fronte ai dazi canadesi, il presidente Usa ha sostenuto la volontà di “dichiarare a breve un’emergenza nazionale per l’elettricità nell’area minacciata“, chiarendo che questa misura permetterà agli Stati Uniti di fare rapidamente ciò che deve essere messo in atto per “alleviare questa minaccia abusiva da parte del Canada“. Inoltre, il Tycoon si è chiesto per quale motivo finora gli Usa abbiano deciso di affidare la fornitura di energia elettrica a ben tre Stati ad una Nazione estera.
“Chi ha preso queste decisioni e perché?“, si è infatti chiesto il Tycoon, sottolineando che al momento il Canada starebbe utilizzando questo bene prezioso proprio come “merce di scambio e minaccia“. In questo senso, quindi, Trump ha sostenuto che il Paese di Mark Carney “pagherà un prezzo così alto che se ne leggerà nei libri di storia per molti anni a venire“. Le dure richieste del presidente Usa, poi, riguardano anche i dazi imposti dal Canada sui prodotti lattiero-caseari, su cui vige una tariffa al 390%.
La situazione del Canada
Donald Trump ha poi rilanciato uno dei suoi cavalli di battaglia, divenuto famigerato in campagna elettorale e all’inizio del suo mandato. “L’unica cosa sensata per il Canada è diventare il 51esimo Stato americano“, ha infatti scritto il Tycoon su Truth, rilanciando una politica duramente criticata e soprattutto rifiutata da Ottawa.
Il Canada al momento, oltre alla difficile problematica dei dazi, si trova ad affrontare una situazione politica piuttosto particolare. A seguito delle dimissioni del primo ministro Justin Trudeau, annunciate lo scorso gennaio, ieri è stato eletto il nuovo leader del partito liberale e primo ministro ad interim, Mark Carney, a cui spetta il compito di indire nuove elezioni entro l’ottobre 2025.
Ex governatore della Banca del Canada e della Bank of England, Carney ha annunciato una dura politica anti-Trump, che mira ad evitare al Paese una recessione e al contempo vuole ridurre il potere che gli Usa detengono sul Paese. “So come gestire la crisi, so come si costruisce un’economia forte“, ha sostenuto Carney, aggiungendo di non voler assolutamente cedere alle richieste del Tycoon. “Abbiamo fatto di questo Paese il più grande al mondo e ora il nostro vicino ci vuole. Non accadrà. È impossibile“, ha spiegato, sottolineando che per il momento non è possibile controllare le decisioni del presidente Usa ma è possibile però controllare il destino del Paese.
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