Treni, sabotaggi sospetti, Salvini decide di riferire in Aula. Bonelli (Avs): “Attendiamo sue dimissioni firmate”

Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture ha definito quelli di Roma e Padova degli "episodi sconcertanti" che meritano l'attenzione di tutto il governo, a causa delle implicazione che questi potrebbero portare con sé; il co-portavoce nazionale di Europa Verde ha invece espresso di attendere il ministro "pieno di vergogna"

5 Min di lettura

Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, non ha intenzione di prendere alla leggera quanto in questi ultimi giorni si è verificato sugli impianti ferroviari italiani. Guasti, maltempo e imprevisti hanno infatti reso le ultime settimane un vero e proprio incubo per i viaggiatori presenti nel Paese, costretti a subire pesanti ritardi e spesso anche le cancellazioni dei loro treni.

Ora, a seguito di due episodi piuttosto importanti, accaduti a Roma e Padova, l’ipotesi che dietro a questi eventi non vi siano solo l’anzianità delle strutture sembra farsi sempre più preponderante. Il ministro e Ferrovie dello Stato, infatti, temono che i guasti siano in qualche modo causati da dei sabotaggi, messi in atto da individui le cui ragioni rimangono al momento sconosciute.

Dopo l’esposto del gruppo Fs, oggi Matteo Salvini è tornato sulla questione, dicendosi pronto a riferire in Parlamento il prima possibile. “Alla luce delle notizie di particolare gravità emerse nelle ultime ore, con episodi sconcertanti in provincia di Padova e a Roma, ritengo urgente informare il Parlamento“, ha infatti dichiarato il ministro in una nota del Mit, in cui inoltre dichiara di volersi presentare in Aula già nel corso di questa settimana. Nella stessa nota, Salvini ringrazia i dipendenti del gruppo Fs sia per aver presentato l’esposto sui guasti, sia per aver cercato di rafforzare i controllo “sui punti più delicati delle linee ferroviarie“.

Bonelli: “Attendiamo il ministro pieno di vergogna

Un riferire in Aula che è stato ben accettato dalle opposizioni. Infatti, il leader di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, avrebbe espresso una sorta di curiosità nel vedere Salvini in Parlamento, “visto che ultimamente fugge“, a chiarire le vicende che stanno colpendo le infrastrutture. “Aspettiamo – afferma il co-portavoce nazionale di Europa Verde – le spiegazioni sul come è riuscito a mettere in ginocchio le ferrovie italiane, azzerando il fondo nazionale per il trasporto rapido di massa e spostando i fondi verso il ponte sullo Stretto di Messina, mentre da anni i treni regionali, e non solo, vivono un disastro totale“.

Ad accentuare il malcontento che le opposizioni stanno provando nel veder lavorare il ministro Salvini, Bonelli lo attenderebbe anche “pieno di vergogna” e “con le dimissioni firmate“.

Treni, i casi sospetti

Le parole di Matteo Salvini fanno riferimento a due episodi che si sono verificati negli scorsi giorni e che hanno insospettito ancora di più coloro che avevano iniziato a considerare l’ipotesi di un sabotaggio. Ieri, nelle vicinanze della stazione di Montagnana, in provincia di Padova, un dipendente di Rfi ha individuato la catena di una bicicletta, ricoperta in plastica, che era a penzoloni su una delle fune elettriche della linea aerea.

L’oggetto anomalo è stato immediatamente rimosso e le funi sono state rimesse in sicurezza, senza alterare in alcun modo il transito dei treni in quel tratto di ferrovia. Il dipendente ha quindi immediatamente avvisato la Polfer e ora la Digos è al lavoro per comprendere eventuali responsabilità e per capire se questo evento possa essere collegabile con altri avvenuti nel Paese.

Il secondo caso si è invece verificato a Roma proprio nella giornata di oggi. Nella notte sembrerebbe che qualcuno abbia provato a forzare l’ingresso del locale in cui si trova la centralina dei treni a Roma Aurelia. Il tentativo di aprire la porta blindata si è rivelato però un fallimento e i danni hanno riguardato solamente alcuni pali della recinzione che sono stati divelti e alcuni elementi dell’allarme volumetrico che sono stati manomessi.

Sul luogo sono stati individuati martelli e cacciaviti e Fs ha quindi già proceduto a sporgere denuncia. Nel caso in cui, infatti, la centralina fosse stata messa fuori uso, i ritardi avrebbero interessato l’intera rete della circolazione da e per la Capitale. Proprio questa considerazione ha spinto il titolare del Mit a decidere di riferire in Aula per informare il governo di cosa sta accadendo alle infrastrutture italiane.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo