A Marina e Pier Silvio Berlusconi il controllo di Fininvest con il 53%.
Dalla lettura del testamento risulta che “nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto di Fininvest, precedentemente esercitato dal padre stesso“. Oggi la quota di Marina e Pier Silvio è pari al 53%, considerando che prima avevano il 7,65% ognuno.
Inoltre il fondatore di Forza Italia ha donato anche 100 milioni al fratello Paolo e 100 a Marta Fascina. Per l’amico fraterno Marcello Dell’Utri, 30 milioni “per il bene che gli ho voluto e per quanto lui ne abbia voluto a me”.
La commozione di Dell’Utri: “Non faccio che piangere”
“Da stamattina non faccio altro che piangere – afferma Dell’Utri subito dopo aver appreso la notizia del dono del Cavaliere – piango per il gesto che dimostra la sua grandezza“.
“Ci conoscevamo da più di 60 anni. Per me era come un fratello. Mi ha sempre aiutato. Anche all’università mi dava gli appunti”.
L’assetto di Fininvest prima della morte
Silvio Berlusconi deteneva, tramite le Holding Italiana Prima, Seconda, Terza, e Ottava, poco più del 61% di Fininvest.
3 testamenti: il primo nel 2006, l’ultimo nel 2022
I testamenti di Silvio Berlusconi depositati presso il notaio Roveda di Milano, sono 3: il primo, del 2 ottobre del 2006 e riguarda la spartizione dell’eredità disponibile, che viene lasciata in maniera paritaria ai figli Pier Silvio e Marina, invece la parte restante viene divisa tra tutti i 5 figli. Il secondo testamento risale al 5 ottobre 2020: Berlusconi aggiunge 100 milioni per il fratello Paolo. Il terzo è del 19 gennaio 2022, e contiene l’ulteriore l’eredità per Marta Fascina di 100 milioni, e per Marcello Dell’Utri, di 30 milioni.
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