“Noi vogliamo continuare a lavorare bene con la Gran Bretagna, è un nostro interlocutore, è un paese che ha ottime relazioni con gli Stati Uniti e credo che il vincitore di queste elezioni sia una sorta di Tony Blair degli anni 2024/25“. Queste sono le prime parole del ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, dopo aver appreso la notizia della vittoria di Keir Starmer alle elezioni del Regno Unito.
Regno Unito, le parole di Tajani
Per Tajani, in queste elezioni ha vinto un moderato, “perché quando c’era Corbyn che era l’ala estrema sinistra dei laburisti, i laburisti sono stati travolti dai conservatori“. “I cittadini – ha aggiunto – vogliono serietà, stabilità non vogliono scandali, non vogliono liti interne nel partiti. Ma questo ovunque. Vince chi è più rassicurante, vince chi più tranquillo, vince chi è determinato ma non spaventa il proprio elettorato. Non spaventa l’opinione pubblica E credo che questa sia stata la ricetta dei laburisti che hanno vinto questa tornata elettorale come era previsto“.
“Il Regno Unito è un grande Paese alleato dell’Italia, fa parte del G7: ci riuniremo a Washington fra qualche giorno e incontrerò il nuovo ministro degli Esteri britannico, poi ci sarà il vertice della NATO sempre a Washington e incontreremo il ministro della Difesa“, ha ricordato.
Il trionfo di Starmer
Gli exit poll hanno confermato i sondaggi che circolavano da mesi. Con il 34% dei voti, il partito conquista oltre 400 seggi su un totale di 650, iniziando così l’era di Keir Starmer come prossimo premier inglese. Dall’altra parte, però, si sente ancora l’eco del tonfo dei conservatori, mai così male dal 1834 con solo 119 seggi. I Liberaldemocratici centristi di Ed Davey salgono da parte loro a 71, mentre l’ultradestra di Reform UK di Nigel Farage, con più voti dei LibDem ma meno concentrati tra i seggi uninominali, porta a casa 4 deputati per la prima volta.
© Riproduzione riservata