Tajani sull’ok a Kiev di colpire in Russia: “Rischiamo una guerra mondiale”

Il ministro degli Esteri si è detto preoccupato dalle conseguenze che l'utilizzo di armi Nato in territorio russo potrebbe comportare. Ha quindi invitato alla prudenza, sottolineando come l'Italia sia contraria anche all'invio di soldati Nato a Kiev

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Il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, a margine del Convegno Nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria a Rapallo, ha dichiarato nuovamente la sua contrarietà alle “scelte e dichiarazioni di Olaf Scholz” che “non sono le nostre“. L’Italia è contraria alla rimozione del veto a Kiev sull’utilizzo delle armi Nato in territorio russo e per ora non ha intenzione di cambiare idea. “Attenzione perché i rischi di una terza guerra mondiale aumentano se non si fa attenzione. Basta un piccolo errore per conseguenze nefaste. Questo deve essere chiaro” ha dichiarato il leader di Forza Italia, richiamando tutti alla prudenza.

il difforme olaf scholz
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz

L’Italia sostiene Kiev ma non sostiene assolutamente la possibilità di un allargamento del conflitto perché il nostro Paese èfermo nel difendere l’Ucraina” ma lo è allo stesso modonel difendere la pace“. Ieri il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato che gli Usa sono favorevoli alla rimozione del veto, ma comunque, affinché questo avvenga è necessaria l’unanimità di tutti i membri della Nato.

Una convergenza di opinioni che non è scontata, perché il pericolo che la Russia decida di allargare il fronte di attacco al resto d’Europa non è escludibile. “Non manderemo neanche un soldato a combattere in Ucraina, perché non siamo in guerra con la Russia” ha ribadito nuovamente il ministro degli Esteri, sottolineando gli aiuti finanziari e militari che l’Italia continua a garantire all’Ucraina.

Tajani: “È un momento molto delicato, non dobbiamo compiere passi falsi

Noi non abbiamo mai manco fatto mancare il nostro aiuto all’Ucraina, dal punto di vista economico, militare, mandiamo tutto ciò che noi possiamo” ha ricordato il vicepremier Antonio Tajani, sottolineando che “stiamo per inviare un altro pacchetto, questione di settimane“. Allo stesso tempo il ministro degli Esteri ha evidenziato che “non siamo guerrafondai” e per questo siamo contrari sia all’invio di truppe Nato sul territorio ucraino sia all’utilizzo di armi Nato sul suolo russo.

Si tratterebbe in entrambi i casi di mosse azzardate che potrebbero condannare l’Europa, e il nostro Paese, ad una guerra che non possiamo permetterci. “Noi non autorizziamo l’uso di armi italiane fuori dai confini dell’Ucraina” ha continuato il leader di Forza Italia, evidenziando come quello che stiamo vivendo è “un momento molto delicato” perché bisogna “impedire un escalation, evitare passi e dichiarazioni avventate“.

Tajani: “L’8 e il 9 giugno è importante andare a votare

Antonio Tajani a Rapallo ha poi voluto ricordare l’importantissimo momento storico a cui ci stiamo avvicinando. Le prossime elezioni europee avranno la possibilità di cambiare radicalmente l’Unione europea in un momento di forte instabilità e incertezza. “Ora è importante l’8 e il 9 di giugno andare a votare, perché si eleggeranno i nuovi deputati al Parlamento europeo e, ricordiamoci, perché è importante? Perché l’80% delle leggi che approviamo in Italia sono frutto delle leggi che si approvano qui a Bruxelles” ha sostenuto il ministro degli Esteri.

Il leader di Forza Italia ha poi ribadito l’importanza di votare per Forza Italia, partito di cui è segretario perché “per contare di più in Europa bisogna scegliere il Partito Popolare Europeo, il primo partito che avrà il presidente della Commissione europea e il presidente del Parlamento europeo. Quindi è il partito che dà le carte, e se vogliamo far contare di più l’Italia dobbiamo avere più deputati europei di Forza Italia“.

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