Tajani sulla Via della seta: lo sbaglio dei 5 Stelle e i ripensamenti dal Parlamento

I conti in sospeso del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani sull'adesione alla Via della seta

Redazione
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I conti in sospeso del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sull’adesione alla Via della seta. Dalle parole espresse su Fox News – l’emittente americana – si scorge quasi un risentimento. Forza Italia è da sempre contraria all’adesione.

Tajani, ecco la posizione sulla Via della seta

Il ministro degli Esteri ha chiarito la sua posizione sulla Via della seta. “Noi abbiamo posto il problema anche ai cinesi, e non abbiamo trovato vantaggi economici nell’essere parte di questa iniziativa: anche perché Francia e Germania hanno ottenuto risultati migliori senza aderirviafferma senza indugio il vicepremier.

Forza Italia si è sempre detta contraria all’adesione ed ora Tajani passa la palla al Parlamento: “E’ giusto che ci sia un percorso parlamentare quando si parla di accordi così importanti. Mi sembra che ci sia una maggioranza favorevole al ritiro, ma valuteremo”. Secondo la visione del ministro, Pechino è interlocutore e concorrente, per questo motivo si sta valutando il da farsi.

Tajani, via della seta errore del Movimento 5 stelle

Il vicepremier Antonio Tajani prende posizione sulla decisione che assunse il governo Conte e guarda al futuro, spiegando che “La Via della seta è stata uno sbaglio deciso dal governo dei 5 stelle. Il nuovo governo sta studiando se è il caso di restare o uscire, ma allo stesso tempo vogliamo avere buone relazioni con la Cina“.

Tajani resta incerto sul fatto che ci siano o meno ripercussioni in futuro da parte di Pechino, ma il messaggio è chiaro: “siamo amici dell’America, del Regno Unito, dell’Europa, vogliamo parlare con la Cina ma la Cina è la nostra controparte”.

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