“Sulla questione migranti in Europa qualcosa si sta muovendo… Parlerò del problema dell’immigrazione alle Nazioni Unite, e la stessa cos farà Giorgia Meloni. Ma ancora prima incontrerò Metsola” Così il vicepremier, ministro degli esteri e presidente di Forza Italia, Antonio Tajani, sottolineando in primis il problema migranti esploso in questi giorni a Lampedusa.
“Rischiamo un esodo biblico, è inutile fare interventi tampone, poiché non è una questione di ordine pubblico – sottolinea il vicepremeir – lo devono capire tutti, e non solo la commissione europea, anche l’Italia”.
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Sull’ostilità della Lega di Salvini sull’operazione navale, Tajani crede che la via giusta sia la “diplomazia“, “il resto sono slogan che non offrono risultati“, afferma. “Io mi chiamo Tajani, non Salvini, e queste cose le dico da dieci anni. Le Pen è in crescita, Salvini non so, bisogna risolvere i problemi, e non preoccuparsi solamente delle elezioni europee… Perché poi c’è il rischio che la campagna elettorale diventi una gara a chi la spara più grossa”.
Sulla questione Tunisia, “si deve pensare a un accordo svincolato da quello tra Tunisi e Fmi” – prosegue il ministro, riporrendo poche speranze sul via libera in breve tempo dei circa 2 miliardi del Fmi.
“Tutti sanno come la penso su Marine Le pen. Ognuno invita chi vuole a casa propria, e ognuno ha le sue idee – aggiunge – noto però che Meloni ha le idee chiare: a Lampedusa
ha parlato di Onu e di Europa”.
Poi arriva la proposta: “Si potrebbe chiedere all’Onu di creare dei centri di contenimento lungo le rotte dei migranti, come quelli dell’UNHCR in Niger ma più grandi. La pressione è tanta e – continua – il fenomeno va visto nel complesso. Pur chiudendo Libia e Tunisia, domani arriveranno da Marocco, Algeria, o Egitto – conclude – una nuova missione Sophia va
bene per dare un segnale di deterrenza, stop”.
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