In un contesto geopolitico in cui sembra che le differenze e le distanze siano ormai la cifra di ogni decisione, l’Expo di Osaka, in Giappone, sembra rappresentare un’oasi di unione e collaborazione, destinata a donare fiducia e speranze alle popolazioni mondiali. Per l’Italia, che è rappresentata da un padiglione carico di storia, cultura e tradizione, è volato in Giappone il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha sfruttato l’occasione per ricordare le opportunità che questa esposizione potrebbe garantire all’Italia.
“Non si tratta di un evento mondano“, ha infatti chiarito il vicepremier, sottolineando che il Padiglione Italia è in realtà “uno straordinario strumento per la presenza politica ed economica del nostro Paese in Giappone e in tutta l’Asia“. In sostanza, l’Expo può essere il primo passo dell’Italia verso l’espansione dei suoi mercati, messi in difficoltà dall’apertura verso gli Stati Uniti e dai dazi minacciati e imposti da Donald Trump.
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“Tutto quello che facciamo, compresa la partecipazione a Osaka, lo facciamo per far crescere il nostro Paese e far stare meglio i nostri cittadini“, ha continuato il leader di Forza Italia, ricordando come questo padiglione potrebbe ospitare anche un business forum, con l’obiettivo di rispondere alla guerra dei dazi e rafforzare la presenza dell’Italia nel mercato giapponese ed asiatico. Questo processo, come riconosciuto dallo stesso Tajani, sarà aiutato dalla qualità e dalla fiducia che i prodotti italiani portano con sé.
“Il Made in Italy non conosce rivali nel mondo“, ha messo in luce il ministro, per poi aggiungere che proprio grazie a queste caratteristiche le esportazioni italiani potrebbero riuscire ad “abbattere alcune barriere tariffarie, perché l’acquirente straniero paga anche di più pur di averlo“. Un concetto che sembrerebbe rassicurare le imprese e che potrebbe essere stato confermato anche dalla corsa ai supermercati che in questi giorni si è verificata negli Usa, dove i consumatori hanno deciso di fare scorte di prodotti italiani prima che il caro prezzi entri in vigore.
Tajani: “Meloni non andrà da Trump con il cappello in mano”
Il ministro degli Esteri, in collegamento con Agorà, ha poi voluto chiarire alcuni aspetti delle intenzioni del governo in riferimento ai dazi. Innanzitutto, il vicepremier ha voluto mettere in chiaro che il viaggio di Giorgia Meloni ha Washington si svolge a seguito di un invito del presidente Trump e che la Presidente del Consiglio sfrutterà l’occasione per parla di dazi, ma non solo.
“Nessuno va col cappello in mano“, ha tuonato, sottolineando che chi ipotizza questi scenari in realtà non conosce affatto il premier. Tajani ha inoltre ricordato che la missione di Meloni si inserisce in un cornice europea e che, in quanto tale, è molto apprezzata dai vertici dell’Ue. L’obiettivo, infatti, sarà quello di presentare una soluzione con dazi zero per zero che permettano la nascita di un grande mercato euroamericano.
Restando sulla questione dazi, Tajani ha ribadito che l’Italia non ha bisogno di alcun inviato speciale, come invece sottolineato dal leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che ha proposto il nome di Mario Draghi per questo ruolo. “Parla il presidente del Consiglio, credo che abbia una credibilità internazionale molto forte costruita in questi due anni e mezzo“, ha chiarito durissimo, lanciando poi un affondo verso Renzi: “Ho grande rispetto per Mario Draghi, ma credo che siano anche boutade un po’ provocatorie di chi non ha altro da dire“.
Il ministro è poi intervenuto anche sulla delicata questione delle spese del Pil italiano per la difesa, sostenendo che l’obiettivo dell’Italia resta quello di giungere consapevolmente al 2%, come richiesto dalla Nato. “Siamo pronti ad arrivare a questo traguardo, presto ci sarà l’annuncio ufficiale da parte del Presidente del Consiglio“, ha dichiarato, aggiungendo poi che questo obiettivo non è altro che un primo passo verso la costruzione di una difesa europea. “L’Italia intende spendere di più per garantire la sicurezza e per essere protagonista all’interno del pilastro europeo della Nato“, ha aggiunto.
L’opportunità dell’Expo 2025 a Osaka
Il Padiglione Italia dell’Expo di Osaka 2025 rimarrà aperto fino ad ottobre 2025 e fino a quel momento sarà una prestigiosa vetrina internazionale per la promozione del Sistema Paese e del Made in Italy, come sottolineato dal ministro degli Esteri. Stimolare l’internazionalizzazione delle imprese italiane, favorire l’espansione delle importazioni e consolidare la presenza del Made in Italy in Asia sono solo alcune delle opportunità garantite da questa esposizione. All’interno del Padiglione italiano, inoltre, è anche presente una parte dedicata e curata alla Santa Sede, che culturalmente e socialmente è legata alla tradizione italiana.
Tra i punti salienti dell’esposizione si contano un meteorite proveniente da Marte, un cuore artificiale pulsante, creato da cellule staminali, e figure di Hello Kitty in forma di alghe. Suggestiva anche la parte architettonica, che crea ambienti nuovi e mai visti prima. A circondare i padiglioni è infatti presente la più grande struttura in legno al mondo. Il Grand Ring è stato creato da Sou Fujimoto e promette di catturare l’attenzione di esperti e non.
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