Tajani sbotta: “L’estrema destra è una minaccia per la democrazia”

Il leader di FI Antonio Tajani nel Consiglio nazionale del partito ha parlato delle elezioni europee, francesi e amministrative e di questioni interne al partito

Redazione
5 Min di lettura

Oggi si è tenuto il Consiglio nazionale di Forza Italia con il segretario Antonio Tajani che ha affrontato diverse tematiche, tra le quali le analisi delle ultime elezioni europee e amministrative e le prossime iniziative del partito.

Il consiglio è cominciato dopo l’inno di Mameli e il minuto di silenzio dedicato alle vittime dell’attacco all’ospedale pediatrico che si è verificato in Ucraina. Il ministro degli Esteri lo ha chiamato un “atto criminale che dobbiamo respingere con forza: non c’è alcuna giustificazione per compiere atti di questo tipo”. Riguardo l’attacco a Kiev su X Tajani ha scritto: “Sono colpito dalle immagini dei bombardamenti su Kiev con i quali è stato colpito anche un ospedale pediatrico. Crimini di guerra che vanno condannati da tutta la comunità internazionale. Il governo continuerà a difendere la sovranità dell’Ucraina e del suo popolo“.

Antonio Tajani
Antonio Tajani

Tajani e le elezioni in Francia

Il ministro ha parlato delle elezioni in Francia, che hanno visto trionfare la sinistra, sconfiggendo l’estrema destra di Le Pen. Per Tajani la lezione da imparare è che l’estrema destra o la destra da sola sono condannate a perdere perché tutte le altre forze si coalizzano contro. L’unica soluzione sarebbe quella di avere un centro forte, alleato e alternativo alle sinistre.

Quindi bisogna puntare sui moderati, perché senza questi ci sono dei rischi per la democrazia. “È stato punito di fatto chi aveva abbandonato un centrodestra gollista moderato”, commenta Tajani riferendosi al secondo turno delle elezioni francesi.

Riguardo il movimento di Le Pen il ministro ci tiene a ribadire che le scelte politiche di Forza Italia sono distanti e distinte da quelle della francese. Infatti Tajani sottolinea la loro convinzione a essere europeisti e atlantisti e che in Europa “l’unica scelta è nel popolarismo. Senza il Ppe non c’è stabilità”.

Tajani e la famiglia Berlusconi

Per smentire eventuali tagli con la famiglia Berlusconi, il leader di FI ha ringraziato Marina Berlusconi per il sostegno che la donna gli ha mostrato questa mattina a nome di tutta la famiglia. “Abbiamo sorriso con lei molte volte in queste settimane” di quelli che riferivano di una spaccatura tra noi. Si tratta di un segno di debolezza dei nostri avversari: è impossibile per noi tagliare i legami con la famiglia del nostro leader fondatore e la famiglia non vuole tagliare i legami con noi. Anzi i familiari continueranno a guardare e condividere le politiche di FI nel rispetto dei ruoli”.

Tajani autonomia differenziata e premierato

Per il ministro degli Esteri con il premierato si realizza un grande sogno di Berlusconi, ma c’è la necessità di riflettere su quale sia la legge elettorale migliore per accompagnare il presidenzialismo. “Non ho la soluzione in tasca. Ho anche riflettuto sulla legge per l’elezione dei presidenti di Regione. Chiederò a Cattaneo di studiare una proposta di legge elettorale che possa essere confacente” alla riforma del premierato, ha dichiarato.

Riguardo l’autonomia differenziata, Tajani dice che l’Osservatorio sull’autonomia differenziata che propone di creare non è “un gruppo di studio, ma una struttura politica che dovrà fare valutazioni politiche ed eventuali iniziative qualora ci fossero distrazioni nell’applicazione della riforma”. Oltre a lui ne faranno parte i vicesegretari del partito, i capigruppo parlamentari, i presidenti azzurri delle regioni, la ministra Casellati e la sottosegretaria Savino che è nel tavolo dei Lep ed esperti.

Tajani e i risultati delle elezioni

Il leader di FI è contento di celebrare il risultato che hanno ottenuto nelle ultime elezioni, perché un anno fa c’era la convinzione che “con la scomparsa di Berlusconi saremmo spariti anche noi”. Dichiara che l’obiettivo non è fermarsi al 10%, “non sono abituato a dire cose che non penso o a lanciare slogan populistici. Sono convinto che possiamo arrivare
al 20%” alle elezioni politiche”.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo