Tajani: “Ius scholae? Serve a togliere spazio alla sinistra sulle grandi questioni”

Il ministro degli Esteri ha ribadito la sua lealtà al governo, sostenendo che l'apertura sulla legge di cittadinanza non minerà le basi del centrodestra

Redazione
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Il leader di Forza Italia Antonio Tajani continua a ritrovarsi al centro dei riflettori della politica, a seguito del suo presunto strappo con la maggioranza sul tema dello Ius scholae e delle conseguenze che questo sta portando con sé. Il segretario forzista, però, non sembra particolarmente preoccupato né sembra intenzionato a tornare sui suoi passi. Le dichiarazioni da lui rilasciate oggi sembrerebbero portare alla luce una prospettiva diversa sull’argomento, in cui Tajani sembra ricoprire il ruolo di mediatore a favore della stabilità del governo.

Sin da subito il ministro degli Esteri ha negato che la sua apertura al centrosinistra in materia di cittadinanza potesse in qualche modo minare la stabilità della maggioranza ed oggi è tornato sull’argomento aggiungendo dei dettagli finora rimasti celati. “Tutto quello che faccio è per allargare i confini del centrodestra e non lasciare spazio a sinistra sulle grandi questioni” ha sostenuto il leader degli azzurri, dichiarando di voler in qualche modo aiutare il centrodestra ad uscire dalla sua blindatura, aprendo ad argomenti che di fatto solleticano l’elettorato.

Tanti cattolici, moderati, liberali guardano a noi con crescente interesse per i temi che poniamo, i diritti, le carceri, la giustizia, lo Ius scholae, l’economia sociale – ha rivendicato Tajani con fierezza – Dunque, con noi il governo non corre alcun rischio“. Basteranno queste poche parole a chiudere la questione? La Lega di Matteo Salvini sembra ancora sul piede di guerra e per ora FdI svolge un ruolo di mediazione segreto, lontano dai riflettori e dai microfoni dei giornali.

Tajani: “Al momento le priorità del governo sono altre

Il ministro degli Esteri ha tentato quindi di riportare la questione dello Ius scholae su un piano di realtà, allontanando ricostruzioni dal suo punto di vista fantasiose e sottoponendo ai cittadini le reali questioni da affrontare. “Ora dobbiamo concentrarci sulla Manovra” tuona Tajani, sottolineando come questa dovrà essere “a favore della crescita pur tenendo conto della situazione attuale“. Il leader di FI ha poi voluto sottolineare che il suo lavoro è sempre e solo “necessario per rafforzare la maggioranza anche occupando terreni che sono fuori per vincere“.

Autonomia, Antonio Tajani
Il vicepremier forzista Antonio Tajani

Secondo il ministro, quindi, le priorità del governo saranno il mantenimento del taglio del cuneo fiscale per ridurre il costo del lavoro, la riconferma dei sostegni per le lavoratrici madri e “l’aumento delle pensioni minime“. Quest’ultimo è uno dei cavalli di battaglia dei forzisti, che dalla scorsa Manovra chiedono margini maggiori per i pensionati, a cui nella loro ottica spetterebbero assegni pensionistici di importi più alti.

Per quanto riguarda l’Autonomia differenziata, Tajani ha definito superfluo il referendum abrogativo, sottolineando però la necessità di una vigilanza “sull’applicazione della riforma“. Una richiesta che non è sinonimo di un ripensamento sul provvedimento, ma della necessità di procedere prima con la realizzazione dei Lep, i Livelli essenziali delle prestazioni, in tutte le regioni, poi si fa l’Autonomia“. Nonostante queste precisazioni, Tajani ha confermato: “L’abbiamo votata in Consiglio dei ministri e in Parlamento. Noi siamo sempre coerenti col diritto di esprimere le nostre idee“.

Tajani: “Il cessate il fuoco a Gaza si può raggiungere

Il vicepremier forzista ha poi chiarito alcune questioni riguardanti il conflitto in Medio Oriente, in luce degli ultimi sviluppi e del delicatissimo vertice negoziale a Il Cairo. “Si può raggiungere il cessate il fuoco a Gaza” ha dichiarato Tajani, sostenendo la necessità che l’Iran spinga “gli Houthi e gli Hezbollah a ridurre gli attacchi e a fermarsi in questo momento così delicato“. Nel momento in cui questo obiettivo sarà raggiunto, infatti, allora sarà possibile far entrare aiuti umanitari nel Paese, portando alimenti tramite il programma Food for Gaza sostenuto dall’Italia.

Tajani ha poi annunciato che nei prossimi giorni avrà un nuovo colloquio con il ministro degli Esteri iraniano, per lanciare un nuovo messaggio: “Facciamo di tutto per impedire l’escalation in Medio Oriente. Mandiamo avanti la trattativa che si sta svolgendo al Cairo“. Anche oggi infatti Israele è presente ai negoziati, il che secondo Tajani dimostra che la speranza per la conclusione del conflitto non è ancora del tutto scomparsa.

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