Tajani elogia il rapporto Draghi: “Berlusconi propose le stesse cose”

Il ministro degli Esteri ha sottolineato che già negli passati Forza Italia aveva "proposto una stabilizzazione del Recovery plan", tanto che con lo stesso Silvio Berlusconi "che all'epoca era parlamentare europeo presentammo due interrogazioni, anche sugli acquisti unici del gas"

Redazione
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Il rapporto di Mario Draghi ha soddisfatto Antonio Tajani. Lo ha dichiarato lo stesso leader di Forza Italia, sostenendo che le linee guida redatte dall’ex presidente della Bce rispecchiano il quadro realizzato dagli azzurri in passato, con la guida di Silvio Berlusconi. “Il documento di Mario Draghi va nella direzione che abbiamo sempre auspicato” ha dichiarato il ministro degli Esteri, sottolineando che il partito forzista ha “giudicato positivamente” il rapporto dell’ex presidente del Consiglio, proprio perché darebbe le risposte a domande che lo stesso Tajani “aveva fatto in passato nella veste di parlamentare europeo“.

Tajani: “L’economia ha bisogno di queste riforme

Il ministro degli Esteri ha sottolineato che già negli passati Forza Italia aveva “proposto una stabilizzazione del Recovery plan“, tanto che con lo stesso Silvio Berlusconi “che all’epoca era parlamentare europeo presentammo due interrogazioni, anche sugli acquisti unici del gas“. Tajani, quindi, si allinea alle dichiarazioni di Mario Draghi, sostenendo che “l’Europa deve essere cambiata” perché deve essere resa “più competitiva“.

“Anche il debito comune è una scelta positiva, siamo sempre stati a  favore degli Eurobond” ha poi aggiunto Antonio Tajani, sostenendo che le priorità su cui l’Unione europea deve concentrarsi devono prevedere la conclusione dei dossier “del mercato interno, del mercato dell’energia, del mercato dei capitali, dell’unione bancaria e dell’armonizzazione fiscale“.

L’unico modo in cui la comunità europea ha possibilità di continuare ad esistere prevede che i Paesi membri si allineino alle dichiarazioni dell’ex presidente della Bce. “L’Europa non deve essere  timida, deve avere il coraggio di cambiare” ha infatti tuonato Antonio Tajani, sottolineando che la necessità di cambiamento deve riguardare anche il trattato della Banca Centrale Europea “che non può essere solo guardiana dell’inflazione ma deve essere uno strumento che governi la moneta per sostenere l’economia reale, l’industria e  l’agricoltura“.

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