Tajani e la necessità di distinguere ruoli costituzionali: “Era il sogno di Silvio”

Il ministro Tajani ribadisce impegno del governo sulla riforma della giustizia, con la separazione delle carriere tra giudici e pm, che tra l'altro era "il sogno di Silvio Berlusconi"

Redazione
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 Il vicepremier e ministro degli Esteri e coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani esclude che ci sia l’intenzione di colpire l’autonomia della magistratura, ma rafforza il concetto che ribadisce l’impegno del governo sulla riforma della giustizia, con la separazione delle carriere tra giudici e pm, che tra l’altro era “il sogno di Silvio Berlusconi”.

Tajani: “Andremo avanti con riforma Giustizia”

“Nessuno sta attaccando i magistrati. Noi andremo avanti con la riforma della Giustizia, come giusto che sia, in quanto e’ un impegno preso di fronte agli elettori“. Così spiega il ministro in un’intervista al Messaggero.

Tajani: “Parlamento fa leggi, magistrati le applicano”

“Nordio è un magistrato, è palese il fatto che nessuno cerca di vendicarsi contro i magistrati. Le riforme possono piacere o no, ma la cosa fondamentale per noi è quella di distinguere i ruoli costituzionali: il Parlamento fa le leggi, mentre i magistrati le utilizzano“.

Tajani: “Terzo giudice a decidere se sei colpevole”

“Necessario ristabilire un principio costituzionale, in cui deve essere un terzo giudice a decidere se sei colpevole oppure innocente. È fondamentale che due magistrati si facciano carico dell’accusa e del giudizio”.

Tajani sui casi Santanchè, Dalmastro e La Russa

In riferimento alle ultime vicende accadute nel quadro attuale, Tajani si pronuncia sul caso Santanchè, considerandolo un capitolo chiuso: “Ciò che conta sono le parole del ministro. È una questione di principio: noi siamo garantisti, perciò non si e’ colpevoli fino al terzo grado di giudizio”.

Sull’imputazione coatta di Delmastro: “Mi limito a dire che trovo ambigua l’imputazione coatta di Delmastro. Il Gip non può diventare un nuovo Pm”.

In conclusione, sulle accuse al figlio di Ignazio La Russa, il ministro degli esteri non si espone troppo, sostenendo di “non avere elementi per commentare”.  

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