La Farnesina ha reso noto che oggi il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, su delega del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parteciperà al decimo Vertice del “Processo di Berlino” sui Balcani occidentali, che si terrà nella capitale tedesca.
Il “Processo” è un’iniziativa diplomatica dei governi dell’Unione Europea che è nata nel 2014 dall’allora Cancelliera tedesca Angela Merkel per accelerare il processo di ingresso dei Paesi dei Balcani occidentali nell’Ue. Il processo di Berlino è un meccanismo di cooperazione intergovernativa sul tema delle infrastrutture e degli investimenti economici in Sud Est Europa.
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Tra i Balcani occidentali solo la Croazia fa già parte dell’Ue, entrata il 1º luglio 2013 come primo dei sette paesi ad aderire all’Unione. L’Albania, la Bosnia-Erzegovina, il Montenegro, la Macedonia del Nord e la Serbia sono invece paesi candidati. Sono stati avviati negoziati di adesione e aperti capitoli di negoziato con Montenegro e Serbia, sono stati avviati negoziati con Albania e Macedonia del Nord nel luglio 2022 e con la Bosnia-Erzegovina nel marzo 2024, e nel dicembre 2022 il Kosovo ha presentato domanda di adesione.
Tajani sui Balcani occidentali
Il ministro degli esteri ha dichiarato che “l’integrazione dei Balcani occidentali nella Ue è una priorità del Governo” e che “l’impegno italiano per rafforzare la cooperazione con i partner balcanici è concreto e costante”. Quindi l’Italia sta lavorando per raggiungere l’obiettivo finale che è quello della “riunificazione” dei Balcani occidentali con l’Europa”. Tajani ha dichiarato che il nostro paese, in quanto Presidenza G7, “è in prima linea nel rilancio di una dinamica positiva nella regione” e ha ricordato la visita a settembre in Montenegro e Macedonia del Nord e la riunione presieduta a New York, in occasione dell’assemblea Onu, con i ministri dei Balcani occidentali insieme al Gruppo “Amici dei Paesi dei Balcani Occidentali”.
Il vertice a Berlino conferma che l’integrazione dei Balcani in Ue è centrale nel nuovo ciclo istituzionale europeo. Ora è necessario lavorare duro “per arrivare a risultati concreti nel favorire la cooperazione regionale, tanto nell’ambito economico quanto in quello del dialogo politico e delle riforme dei Paesi Partner”. Infine Tajani ha concluso assicurando che il governo italiano si impegnerà in questo lavoro e soprattutto per lo sviluppo delle infrastrutture strategiche e della transizione energetica della regione.
Programma e partecipanti
Il Processo di Berlino sarà presieduto dal cancelliere tedesco Olaf Scholz e vedrà la partecipazione dei sei Paesi dei Balcani Occidentali – Albania, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia – , insieme ad Austria, Croazia, Francia, Slovenia, Polonia, Grecia e Bulgaria – oltre al Regno Unito e alle istituzioni europee.
Il programma della riunione si sviluppa in una prima sessione di lavoro incentrata sulla cooperazione regionale e il mercato regionale comune (Mrc) e una seconda dedicata all’agenda verde, connettività ed energia. Queste verranno seguite da una discussione informale con rappresentanti della società civile e giovani della regione. Il vertice si concluderà con un pranzo dedicato al futuro del Processo di Berlino. In occasione dell’incontro sarà firmato un accordo regionale di mobilità per l’accesso agli studi e sarà adottato il nuovo Piano d’Azione per il Mercato Regionale Comune 2025-2028, con l’obiettivo di dare una nuova spinta alla cooperazione regionale.
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