Sondaggi: Centrodestra ancora in vantaggio, ma le opposizioni guadagnano slancio dopo le Regionali

Le opposizioni, sebbene abbiano ottenuto importanti vittorie nelle recenti elezioni regionali, continuano a rimanere frammentate e a non riuscire a consolidare una vera e propria alternativa di governo

Redazione
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La prima Supermedia di sondaggi, elaborata dopo le recenti elezioni che hanno visto il centrosinistra trionfare in Emilia-Romagna con il candidato Michele De Pascale e in Umbria con Stefania Proietti, fornisce uno spunto di riflessione sullo scenario politico attuale. Queste vittorie, pur rappresentando una boccata d’ossigeno per le opposizioni, non modificano sostanzialmente l’assetto politico italiano, che rimane dominato da un centrodestra ancora nettamente in vantaggio in termini di Regioni governate. Il centrodestra vanta infatti un predominio di 14 a 6, un divario che, seppur attenuato dalle recenti vittorie dei partiti di centrosinistra, rimane ampio. L’indagine YouTrend, commissionata da Agenzia Italia, ha analizzato i dati e messo in evidenza le variazioni rispetto ai calcoli precedenti, risalenti al 7 novembre.

Uno dei risultati più significativi che emerge è il leggero calo di Fratelli d’Italia, che perde quasi mezzo punto percentuale, scendendo al 29,1%. Nonostante questa flessione, il partito della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, continua a mantenere una leadership incontrastata, lontano dai suoi rivali. All’interno della stessa coalizione di centrodestra, il duello tra Forza Italia e Lega rimane serrato. Forza Italia, che si attesta al 9,2%, conserva una certa stabilità, mentre la Lega cresce dello 0,2%, arrivando all’8,9%. Noi Moderati, infine, si mantiene immutato allo 0,9%.

Dall’altro lato dello spettro politico, le opposizioni, galvanizzate dalla doppia vittoria nelle elezioni regionali, sembrano però incapaci di sfruttare appieno il proprio slancio. Il Partito Democratico, pur mantenendo il suo primato tra le forze di centrosinistra, guadagna solo lo 0,1%, attestandosi al 22,8%. Il Movimento 5 Stelle, invece, si conferma stabile all’11,4%. A sinistra, l’Alleanza Verdi e Sinistra, che può vantare una leggera crescita dello 0,3%, arriva al 6,4%, ma appare ancora lontana da un ruolo di protagonista.

Le formazioni politiche che componevano l’ex Terzo Polo, ossia Azione e Italia Viva, restano in una posizione di stallo. Azione guadagna solo lo 0,1%, portandosi al 2,7%, mentre Italia Viva è ferma al 2,2%. +Europa, infine, perde un marginale 0,1%, arrivando al 2%, confermando un trend di difficoltà che persiste da tempo.

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