Stop al taglio vitalizi, Conte attacca: “M5S lo aveva cancellato nel 2018”

Sto al taglio dei vitalizi: il Senato ripristina i benefici per chi ha svolto meno di una legislatura. L'attacco di Conte

Redazione
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Tornano i maxi assegni per 851 ex senatori e 444 familiari di senatori deceduti: lo stop al taglio dei vitalizi fa capolino al Senato. Parole dure da Conte, leader del Movimento 5 Stelle: “I patrioti di Meloni hanno altre priorità”.

Vitalizi: stop al taglio al Senato

Il Senato ripristina i vitalizi anche per chi ha svolto meno di una legislatura e l’importo torna ad agganciarsi allo stipendio anziché ai contributi versati. A deciderlo è il Consiglio di garanzia di Palazzo Madama, presieduto da Luigi Vitali e dal vice Ugo Grassi, entrambi ex senatori. Il 5 luglio era l’ultima data utile per il vecchio organismo per prendere questa decisione, prima dell’insediamento dei nuovi componenti eletti in questa legislatura.

Stop taglio vitalizi: le parole di Conte

Parole piene di sgomento arrivano dal leader pentastellato Giuseppe Conte che afferma: “Il taglio dei vitalizi fu deciso cinque anni fa dal Movimento 5 Stelle con il ricalcolo dell’assegno in base ai contributi realmente versati. Misure contro il carovita, l’aumento di mutui e degli affitti? Macché. I patrioti di Giorgia Meloni evidentemente hanno altre priorità: il ripristino dei privilegi per i parlamentari”.

Conte poi ricorda l’operato del partito 5 Stelle e si sfoga sui social: “Un privilegio che il Movimento 5 Stelle aveva cancellato nel 2018. Il Consiglio di Garanzia del Senato – composto per quattro membri su cinque da esponenti del centrodestra e purtroppo senza nessun rappresentante dei 5 Stelle – ha ripristinato alla chetichella i vitalizi per i senatori delle passate legislature. Ecco cosa c’è sotto la maschera dei patrioti: nulla per cittadini, solo favori agli amici di Palazzo” conclude in un post su Facebook.

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