Siccità, Schifani: “Ho ereditato situazione disastrosa, Fake News non aiutano”

Schifani ha voluto sottolineare come la situazione sia stata dipinta negativamente: "C'è stata un'aggressione da parte di tutti i media internazionali. Ho sfidato questi giornali a indicare quale albergo siciliano ha chiuso per mancanza di acqua, e attendo ancora risposte"

Redazione
6 Min di lettura

L’allarme siccità nel Mezzogiorno continua ad essere una delle emergenze principali a cui il nostro Paese deve far fronte durante i mesi estivi. La Regione Sicilia, in particolare, si trova a dover affrontare una calamità che preoccupa sia i cittadini che le autorità, anche a causa del numero ingente di Fake News che spopolano ormai da settimane. Razionamenti di acqua potabile, utilizzo di idro pompe illegali, svuotamenti di laghi ecc. continuano a far notizia, anche se, come comunica il presidente Renato Schifani, la situazione in realtà è ben diversa.

La Sicilia, ovviamente, si trova a dover gestire un’emergenza complessa e difficile da risolvere ma la salute dei cittadini e il benessere dei turisti non sarebbero a rischio. La situazione è grave ma non abbastanza da dover scatenare il panico e costringere i cittadini a ricorrere all’acquisto di acqua a prezzi ben oltre le medie richieste dallo Stato o da convincere i turisti ad annullare i loro viaggi prenotati. Il presidente Schifani, però, ha voluto mettere in chiaro alcune questioni, per mettere a tacere le voci sul suo presunto operato non sufficiente a far fronte all’emergenza.

Il cambiamento climatico ci ha regalato un clima torrido modello Algeria o Marocco, non piove da moltissimi mesi e gli invasi non hanno avuto il tempo di  riempirsi” ha dichiarato il governatore, sostenendo di aver scoperto che “tre grandi dissalatori – Porto Empedocle, Gela e Trapani – che 14 anni fa funzionavano e garantivano un getto di 600 litri al secondo sono stati disattivati e mai più riattivati“. Una critica all’amministrazione precedente, necessaria a sottolineare la grave situazione che la sua amministrazione di è trovata a dover risolvere in pochissimo tempo.

Schifani: “Ho trovato in Sicilia una situazione disastrosa

Renato Schifani ha dichiarato a Radio Anch’io di essere divenuto presidente della Regione Sicilia in un momento in cui il territorio si trovava ad affrontare una situazione disastrosa. “Non voglio fare polemiche con chi mi ha preceduto, per cui non escludo che si siano fatti progetti e previsioni di stanziamenti, ma non trovo nulla se non un territorio in cui alcune dighe sono state completate ma mai collaudate, di alcune altre non è stato pulito il fondo e gli  ultimi dieci metri sono fatti di sabbia” ha infatti dichiarato il presidente.

Il governatore ha sostenuto di essere concentrato sul fare“, poiché cercherà di interloquire con il nuovo capo della Protezione civile e con il governo che “ci sta dando una mano in  una situazione di emergenza imprevista e imprevedibile“. Schifani ha però voluto sottolineare anche come la situazione della sua Regione sia stata dipinta piuttosto negativamente dalla stampa: “C’è stata un’aggressione da parte di tutti i media internazionali: la notizia negativa fa più breccia e fa vendere più copie, ma ho sfidato questi giornali a indicare quale albergo siciliano ha chiuso per mancanza di acqua, e attendo ancora risposte“.

Nello Musumeci, siccità
Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile

Schifani, quindi, smentisce la varie Fake News circolate nelle ultime settimane, sostenendo come il turismo nella Regione sia florido e addirittura in aumento rispetto al passato. Si è allineato alle parole del presidente anche Nello Musumeci, ex governatore della Regione e ora ministro della protezione civile, che ha definito “un allarme infondato” quello dei turisti in fuga dalla Sicilia, perché “ci sono delle difficoltà, ma non incidono sul turismo“. Il ministro ha poi voluto chiarire la questione delle “risorse anti siccità“: “Ho sempre parlato di programmazione anti-siccità, mai di risorse. Alle Regioni abbiamo dato l’anno scorso 800 milioni del Pnrr, una parte dei quali destinati alla Sicilia, che oggi risultano impegnati solo  al 30 per cento a livello nazionale“.

La disinformazione sulla siccità in Sicilia

Federconsumatori si è allineata alle parole del presidente Schifani e del ministro Musumeci, lanciando un allarme affinché le Fake News sulla siccità siciliana finiscano. “L’emergenza siccità 2024 in Sicilia è sempre più accompagnata da un’emergenza informazioni – ha infatti spiegato l’associazione – che non consiste in una carenza d’acqua potabile ma in un’abbondanza di notizie incontrollate. A partire dal razionamento dell’acqua a Palermo, annunciato dall’Amap e poi bloccato e rinviato a seguito dell’interessamento diretto del Presidente della Regione, Renato Schifani, per finire all’incredibile notizia della proposta di trasportare pesci da un lago a un altro per poter usare l’acqua  del lago svuotato a fini agricoli“.

L’associazione ha spiegato che la disinformazione porta con sé il panico, che “è utilissimo a chi specula sulla crisi“. Federconsumatori ha infatti sostenuto che “se oggi le autobotti sono così care è anche perché i cittadini non stanno capendo più niente e hanno paura di restare senza acqua anche nelle zone dove la crisi è meno grave“. Per questo l’associazione ha invitato la Regione a fare chiarezza “sulla situazione acqua, sui lavori già effettuati, sui tempi necessari per effettuare i lavori mancanti“.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo