Segretario della Lega di Mantova se la prende con un bambino sui social: “Un negroide”

Un'ondata di indignazione ha travolto la città di Mantova e la scena politica italiana dopo la pubblicazione di un controverso post sui social media da parte di Cristian Pasolini, segretario della Lega di Mantova. Il post, accompagnato da una fotografia che ritrae il sindaco di Mantova, Mattia Palazzi, durante l'inaugurazione di una palestra, ha sollevato accuse di razzismo e dato vita ad un acceso dibattito politico

Redazione
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Nell’immagine pubblicata dal Segretario della Lega, Pasolini, si vede il sindaco Palazzi tagliare il nastro insieme a quattro bambini in divisa da basket, uno dei quali con la pelle scura. La didascalia di Pasolini recita: “Casualità e comunicazione. Bene l’inaugurazione della palestra ed ennesimo taglio del nastro con foto di rito e tradizionale prima fila con bimbo negroide (bimbo di colore, se non vogliamo usare correttamente i termini scientifici di lingua italiana)“.

Un’ondata di indignazione contro Pasolini

La reazione non si è fatta attendere. Marco Furfaro, deputato e esponente della segreteria Pd, ha duramente criticato Pasolini sui social: “Questo è il segretario della Lega di Mantova. Questa è la Lega. Fate schifo, non ci sono altre parole. Giù le mani dai bambini, indegni“. Anche la deputata Pd Antonella Forattini ha espresso la sua indignazione, definendo Pasolini e i suoi sostenitori “seminatori di odio e razzisti“.

Cristian Pasolini ha difeso la sua scelta di parole, sostenendo di aver “usato termini corretti della lingua italiana“. Ha aggiunto: “Caucasoide, negroide, mongoloide, australoide sono termini corretti della nostra lingua e non hanno significato offensivo. È la lingua italiana, quella che ci ha insegnato Dante. Sì può ancora dire Dante o si offende qualcuno?“.

La foto del sindaco di Mantova
La foto del sindaco di Mantova

Nonostante la difesa di Pasolini, le reazioni dal mondo politico e civile sono state forti e immediate. La segretaria regionale del Pd, Silvia Roggiani, e il segretario provinciale di Mantova, Adriano Stabile, hanno chiesto a Matteo Salvini di prendere provvedimenti, dichiarando: “Respingiamo con sdegno le indegne dichiarazioni razziste del Segretario della Lega di Mantova. È necessario pretendere le immediate dimissioni di Cristian Pasolini dal suo incarico politico, per rispetto della giovane vittima e di tutta la città di Mantova“.

Lega: nuove accuse di razzismo, come reagirà Salvini?

Il capogruppo del Pd in Regione Lombardia, Pierfrancesco Majorino, ha ulteriormente condannato le parole di Pasolini: “Tenga giù le mani dai bambini. Difficile immaginare parole più sprezzanti, ingiuriose, razziste, indirizzate contro un bambino. Affermazioni di istigazione all’odio che arrivano da chi ricopre un ruolo di primo piano in un partito, che non si possono che definire orribili. Una vergogna. Salvini e Fontana cosa dicono? Per ora tacciono e confermano per l’ennesima volta la natura razzista della Lega“.

La vicenda ha scatenato un acceso dibattito anche sui social media, evidenziando ancora una volta le profonde divisioni esistenti in Italia su temi di razzismo e integrazione. La richiesta di dimissioni per Pasolini mette alla prova la leadership di Matteo Salvini e la posizione della Lega su questioni di inclusività e rispetto per la diversità. Dopo le sparate di Vannacci, l’appellativo usato da Pasolini non fa che potenziare lo spostamento del partito verso una destra sempre più estrema, e intollerante. Cosa che, in parte riesce ad attirare un certo tipo di elettorato, ma ne allontana anche un altro, plausibilmente scontento di vedere i propri rappresentanti politici prendersela con un bambino sui social, indipendentemente dal colore della sua pelle.

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