Nella giornata dello sciopero nazionale dei trasporti, la tensione tra il ministro dei trasporti Matteo Salvini e i sindacati che hanno indetto lo sciopero è più alta che mai. Il ministro vede lo sciopero di oggi come troppo duro, destinato a bloccare l’Italia. Le associazioni sindacali rispondono che è necessario che sia così duro, affinché la politica capisca che ci sono delle richieste e delle necessità che devono essere ascoltate.
Le ragioni per cui Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna hanno deciso di indire questo sciopero importante di 24 ore e senza fasce di garanzia, sono legate all’“assenza di risorse adeguate” e alla “mancanza di politiche di programmazione“.
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Mit e Salvini sullo sciopero
Delle fonti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti hanno rilasciato una dichiarazione in merito allo sciopero di oggi:” Il diritto allo sciopero è sacrosanto, ma è inaccettabile proclamare una mobilitazione selvaggia e senza tutele per chi ha bisogno di muoversi, di curarsi, studiare o lavorare”. Per il ministero oggi “troppi italiani sono in difficoltà perché la sconcertante Cgil inneggia alla rivolta sociale guarda caso di venerdì”. Hanno aggiunto che si sta lavorando per contrastare la criminalità soprattutto nelle stazioni e nei treni, come testimoniano gli investimenti e i risultati di Fs Security. La dichiarazione termina con l’avvertimento che il ministro Salvini “non consentirà più a minoranze irresponsabili di boicottare l’Italia”.
Lo stesso Salvini è intervenuto nella polemica, parlando dall’Umbria, dove si trova per visitare il cantiere della Guinza, la galleria che collegherà San Giustino con le Marche. Il ministro ha espresso il suo dispiacere per il fatto che i rappresentanti dei lavoratori “stiano danneggiando milioni di lavoratori e lavoratrici, perché il diritto allo sciopero nessuno lo mette in discussione, però non puoi bloccare l’Italia senza garantire fasce di garanzia“. Ha definito questo comportamento dei sindacati “assolutamente scorretto“.
Ha poi aggiunto che è giusto combattere per salari più alti e più sicurezza, “è un tema su cui sto lavorando personalmente, però fare scioperi selvaggi lasciando a piedi milioni di italiani non solo non risolve i problemi, ma ne crea altri”. Ha poi avvisato che uno sciopero di questa portata non si dovrà più ripetere, quindi si impegnerà a chiamare i rappresentanti sindacali, “perché sto lavorando anch’io per trovare più soldi per assumere più personale e pagarlo meglio”. Il problema però per Salvini è il comportamento del leader sindacale Landini che “invita la rivolta sociale” e la proclamazione continua di scioperi settoriali o generali. E questo per lui “vuol dire fare politica, non sindacato”.
La replica dei sindacati
Il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri ha risposto alle parole del ministro direttamente dalla manifestazione del tpl di Porta Pia. Bombardieri ha affermato di sapere che stanno recando forti problemi agli italiani e se ne scusano, ma stanno combattendo anche per loro, “per avere mezzi migliori, per avere sistemi di sicurezza in grado di garantire i lavoratori e l’utenza e per il rinnovo del contratto”.
Ha poi dichiarato che a Salvini, “che ha definito questi lavoratori e queste lavoratrici ridicoli, chiederemo di spiegare che cosa ha fatto per aumentare i contratti”. Ha chiesto rispetto per i lavoratori in sciopero che hanno rinunciato a una giornata di stipendio, chiedendo al ministro di spiegare “che cosa ha fatto in questi due anni per costringere le controparti a rinnovare il contratto e quanti finanziamenti sono stati tagliati sul trasporto pubblico locale”.
Il segretario della Cgil Maurizio Landini presente alla manifestazione per il trasposto pubblico locale davanti al Mit ha dichiarato che ci sono state adesioni oltre il 90% allo sciopero. “Credo che sia una notizia molto importante: è evidente che quello che sta succedendo è la richiesta molto precisa di aumentare le risorse” ha dichiarato.
Infatti le risorse stanziate nella manovra sono insufficienti per rinnovare il contratto. “Sono anni che stanno tagliando in questo settori” ha affermato, sottolineando che “il trasporto pubblico locale è un settore che ha bisogno di investimenti, per rendere più vivibili le città”. Lo sciopero ha quindi lo scopo di “rivendicare il diritto al contratto e chiede delle politiche di investimento totalmente diverse da quelle che si stanno facendo”.
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