Schlein sulla violenza di genere: “E’ un fenomeno strutturale, serve prevenzione e educazione”

Schlein ha ribadito che il contrasto alla violenza di genere non può essere relegato a una semplice questione di polizia, ma deve diventare una priorità nazionale, un tema che coinvolge tutti i settori della società

Redazione
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La violenza di genere è, secondo Elly Schlein, un fenomeno strutturale profondamente radicato nella cultura patriarcale che ancora pervade la nostra società. La segretaria del Partito Democratico ha sollevato con forza il problema della violenza contro le donne, sottolineando che si tratta di una piaga che non può essere affrontata solo con misure repressive, ma che necessita di un intervento globale che includa prevenzione, educazione e la promozione di una cultura del rispetto. Durante una conferenza stampa tenutasi il 21 novembre, Schlein ha ribadito l’importanza di un impegno collettivo che non si limiti a reprimere gli abusi, ma che agisca a monte, per evitare che la violenza diventi una risposta normale o accettabile.

Le parole della Schlein

Schlein ha sottolineato che la violenza di genere è “un fenomeno strutturale”, che affonda le sue radici nella cultura patriarcale, che continua a discriminare le donne in vari ambiti della vita, dal lavoro alla famiglia, e anche nella sfera personale. Le donne sono troppo spesso considerate come inferiori, e la violenza contro di loro viene talvolta giustificata come una manifestazione di “potere” maschile, radicando ulteriormente una dinamica di disuguaglianza che va cambiata alla radice. Secondo la segretaria del Pd, non si può più parlare di violenza di genere come un evento isolato o come qualcosa che riguarda solo una parte della società, ma deve essere riconosciuto come un problema sistemico e collettivo che riguarda tutti.

Uno degli aspetti più critici, per Schlein, è l’insufficienza delle politiche di prevenzione, che dovrebbero affiancare l’azione repressiva già in atto. “Non basta la repressione”, ha affermato, ricordando che, seppur siano state votate misure più severe contro la violenza di genere, queste non sono sufficienti a contrastare la radice del problema. La prevenzione, infatti, è fondamentale per fermare la violenza prima che essa si manifesti. In questo contesto, Schlein ha messo in evidenza il ruolo cruciale dell’educazione. In particolare, ha sottolineato che è necessario intervenire a livello scolastico, agendo sull’educazione affettiva e sentimentale in ogni ciclo scolastico. Gli insegnamenti sul rispetto delle differenze di genere e sulle dinamiche di potere nelle relazioni interpersonali sono essenziali per evitare che la disuguaglianza diventi la norma e che la violenza venga percepita come un modo accettabile di risolvere conflitti.

Un altro punto toccato dalla segretaria del Pd è stato quello della formazione degli operatori e delle operatrici coinvolte nel supporto alle vittime di violenza. Secondo Schlein, è fondamentale che gli operatori siano preparati e capaci di rispondere con la giusta sensibilità e competenza alle esigenze delle donne che chiedono aiuto. Questo tipo di formazione deve essere continua, affinché nessuna donna si senta ignorata o non presa sul serio quando denuncia un abuso.

Inoltre, la segretaria del Pd ha lanciato un appello anche a livello legislativo, chiedendo che il Parlamento italiano faccia di più per sostenere le donne vittime di violenza. Il Partito Democratico ha infatti presentato numerosi emendamenti sulla violenza di genere nella legge di bilancio, in vista della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre. Schlein ha affermato che il Pd ha cercato di dialogare con la maggioranza di governo per portare avanti queste proposte, ma ha denunciato il rifiuto da parte della maggioranza, che ha inserito diciture inaccettabili in contrasto con la Convenzione di Istanbul, uno dei trattati internazionali più importanti contro la violenza di genere.

Schlein ha anche criticato le dichiarazioni del ministro Valditara, sostenute dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha ritenuto inaccettabili e incompatibili con le politiche di contrasto alla violenza sulle donne. La segretaria ha comunque dichiarato di sperare in una futura convergenza parlamentare su questo tema, considerando la violenza contro le donne come un’emergenza nazionale che richiede un’azione urgente e concreta.

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