“Giorgia Meloni deve decidere da che parte stare“, così la segretaria del Pd, Elly Schlein, ha commentato la scelta del premier di recarsi a Parigi, in occasione del vertice informale convocato dal presidente francese Emmanuel Macron per rispondere all’esclusione dei vertici Ue da parte di Donald Trump dai negoziati sulla pace in Ucraina.
Il volto dei democratici ha quindi ricordato come, settimane fa, fosse stata ipotizzata la situazione odierna, in cui Meloni si trova “con un piede in due scarpe“, mentre cerca di comprendere in che modo gestire la vicinanza con Bruxelles e quella con Washington. “In questa fase bisogna scegliere da che parte stare“, ha rincarato la segretaria, sottolineando l’attacco dell’amministrazione americana nei confronti dell’Ue, criticata per i suoi valori e relegata a potenza trascurabile e di secondo piano.
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Schlein ha quindi deciso di indirizzare la decisione del premier, ricordando che l’Italia in questa situazione non può che schierarsi al fianco dell’Unione europea, al fine di renderla “più unita e più forte“, così che possa partecipare ai negoziati da “protagonista“.
L’esortazione di Schlein a Meloni e all’Ue
La segretaria del Pd ha poi ricordato al premier la posizione che l’Italia si aspetta che rivesta, sempre al fianco dell’Unione e al lavoro per fare sì che l’Ucraina ottenga una pace giusta, “con tutte le garanzie di sicurezza necessarie per i Paesi membri“. Inoltre, Meloni dovrebbe anche essere in grado di prendere una posizione rispetto agli attacchi del vicepresidente Usa, JD Vance, che ha criticato l’impianto di valori dell’Ue, e dovrebbe dichiararsi favorevole ad un piano di investimenti europei, che sia in grado di rispondere alle minacce che provengono dagli Usa.
Si tratterebbe, così, di una chiara presa di posizione contro Washington, che andrebbe a collidere con la posizione di mediatore che fino ad ora ha rivestito Giorgia Meloni. Il premier, infatti, negli scorsi mesi ha lavorato per guadagnarsi il supporto del Tycoon e per aprire una canale di dialogo resistente con gli Usa.
Allo stesso modo, secondo la leader democratica, l’Ue deve ritrovare una compattezza tale che le permetta di rispondere alle provocazioni di Trump e allo stesso tempo di fare “un salto di qualità sull’integrazione europea“. Schlein ha infatti ribadito come l’Ue debba rivestire un ruolo da protagonista in Europa, riuscendo a portare sul tavolo delle trattative la sua idea di pace e sicurezza per il continente intero, perché “non sarà Trump a garantire gli interessi e la sicurezza dell’Ucraina e dell’Unione europea“.
L’apertura a Conte per l’alternativa al governo
Schlein ha poi cambiato radicalmente argomento, aprendo alla prospettiva di partecipare alla manifestazione nelle piazze italiane organizzata dal Movimento 5 Stelle. “Per manifestare sulla questione sociale, sui salari bassi, le pensioni, le bollette, noi ci siamo, ci saremo sempre“, ha sostenuto il volto dei democratici, chiarendo che il Pd è pronto a organizzarsi con le altre realtà delle opposizioni al fine di “manifestare contro la propaganda di questo governo“.
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