Schlein chiude sulle Europee: “No ad alleanze con conservatori, nazionalisti o sovranisti”

"Siamo l'unico argine per evitare uno smottamento a destra dell'Europa" ha dichiarato la segretaria del Pd, dichiarando di prendere in considerazione alleanze con partiti che non si riconoscono nei valori delle destre

Redazione
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La segretaria del Pd Elly Schlein in vista del voto alle elezioni europee, che in Italia inizierà domani, serra le fila del partito e si avvia verso la fine della campagna elettorale. Invita al voto gli italiani per poter costruire un’Europa nuova che “sia in grado di costruire una politica comune per costruire percorsi di pace” perché “la pace è un obiettivo comune e si può discutere su come arrivarci“. Si smarca poi nuovamente dal Movimento 5 Stelle e dichiara: “l’Ucraina ha il diritto all’autodifesa, ha subito un’aggressione militare“.

Schlein, però, non chiude ma apre alla possibilità di una coalizione con tutti quei partiti che non si riconoscono nei valori della destra. “Come sul salario minimo, su tanti altri argomenti si possono trovare convergenze” ha dichiarato la segretaria, aggiungendo: “Noi guardiamo a tutte le forze alternative alla destra, non vogliamo e non mettiamo veti. È nostro dovere costruire un’alternativa a questo governo. Non siamo tutti uguali, ma nelle differenze non mancano i punti comuni come, ad esempio, la battaglia che abbiamo condotto sul salario minimo per cui stiamo raccogliendo le firme. È un esempio che su alcune tematiche ci sono ampie convergenze“.

Schlein è però altrettanto convinta di non poter cedere alleanze con i conservatori e i sovranisti. “Siamo l’unico argine per evitare uno smottamento a destra dell’Europa – ha sottolineato la segretaria del Pd – Non faremo mai accordi con il gruppo dei Conservatori europei e con Id, mai con i nazionalisti. Vogliamo una coalizione a forte traino progressista, dei socialisti europei“.

Schlein: “Draghi alla guida della Commissione? Noi candidiamo Schmit

Incalzata poi sulla questione del prossimo presidente della Commissione Ue, Elly Schlein ha sostenuto che “Draghi sia una figura straordinariamente autorevole in Italia e in Europa“, ma che il Pd, in quanto parte del Pse, “sostiene alla presidenza della commissione il candidato socialista, Nicholas Schmit, commissario uscente al lavoro, perché abbiamo bisogno di istituzioni formate da candidati effettivamente votati, principio sconfessato con la nomina di Von der Leyen“.

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Nicholas Schmit, candidato alla presidenza della Commissione Ue del Pse

Secondo il volto del Pd, con la nomina di Schmit si potrebbero “riformare i trattati, superare l’unanimità ed eliminare alcuni errori che si sono creati in Europa“. Schlein ha poi aggiunto che “da federalista europea” pensa “sia importante fare un buon risultato per imprimere una svolta progressista all’interno dell’Ue, per riuscire a costruire davvero l’Europa che vogliamo“.

Schlein: “Quello di Meloni sulla sanità è un decreto fuffa a tre giorni dalle elezioni

Tornando in Italia, Elly Schlein ha nuovamente infuocato il dibattito contro Giorgia Meloni. “Sono felice di averla costretta ad ammettere che non ci sono risorse sufficienti sulla sanità” ha dichiarato la segretaria, per poi affondare contro il governo: “Hanno fatto questo decreto fuffa a tre giorni dal voto, come se non fossero in grado di capire che le liste d’attesa non le puoi abbattere senza mettere i soldi, mentre favorisci il privato con misure tampone e rinvii lo sblocco delle assunzioni“.

Giorgia Meloni, Europee
Giorgia Meloni, leader di FdI

La segretaria del Pd ha poi duramente criticato le scelte del governo in materie di fondi e bonus. Innanzitutto, il volto dei democratici, ha sottolineato di “aver sempre spiegato dove trovare le risorse“, per poi spiegare cosa intendesse dire: “Hanno messo 4 miliardi sulla riforma dell’Irpef, che si tradurrà in uno sconto di 15 euro al mese sulle tasse. E non abbiamo chiesto noi di sottoscrivere il cinico accordo con l’Albania per trasferire lì i migranti, un’operazione che non serve a niente e già costa 800 milioni. E non dimentichiamo i 14 miliardi stanziati su un progetto dannoso e pericoloso come il ponte sullo Stretto di Messina“.

Insomma, l’intero programma del governo sarebbe mal strutturato e indirizzerebbe i finanziamenti verso le finalità sbagliate. Per questo, Elly Schlein ha esortato gli italiani ad andare al voto, “per dare un segnale a questo governo” e per portare un cambiamento prima in Europa e poi forse nel nostro Paese.

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