La Legge di Bilancio 2024 continua a essere oggetto di aspre critiche da parte dell’opposizione, che accusa il governo di aver presentato una manovra che non solo non stimola la crescita, ma risulta anche recessiva e contraria agli interessi del Paese. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha espresso un forte dissenso nei confronti delle misure proposte dall’esecutivo, sostenendo che questa manovra è segnata da un taglio drastico alle risorse pubbliche, senza alcun piano serio di investimenti.
Durante una conferenza stampa alla Camera, Schlein ha descritto la manovra come “una manovra recessiva, di austerità e di tagli“, accusando il governo di concentrarsi principalmente su misure che penalizzano i settori più sensibili, come la sanità, l’istruzione, la scuola, e l’industria. In particolare, ha sottolineato come le risorse destinate alla sanità pubblica siano destinate a scendere al di sotto del 6% del PIL, una percentuale insufficiente per garantire la qualità e l’accessibilità dei servizi sanitari a tutti i cittadini. Inoltre, Schlein ha evidenziato il rischio di un taglio agli investimenti per l’automotive, un settore che sta attraversando una grave crisi a livello europeo e che, secondo lei, avrebbe bisogno di una forte iniezione di risorse per affrontare le sfide legate alla transizione ecologica e digitale.
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Schlein: la critica verso il governo
Una delle critiche più forti riguarda anche l’approccio del governo riguardo all’aumento dei costi energetici, un tema che non sembra essere stato adeguatamente affrontato dalla legge di Bilancio. Schlein ha sottolineato come non siano previste misure efficaci per contrastare l’impennata dei costi energetici, un problema che sta mettendo in ginocchio molte famiglie e imprese italiane.
Schlein: le 5 priorità
In risposta a queste criticità, il PD ha presentato una serie di emendamenti, cercando di indirizzare la manovra verso una direzione che potesse favorire una ripresa economica sostenibile e inclusiva. Schlein ha parlato di una proposta alternativa basata su cinque priorità fondamentali, che secondo il PD dovrebbero orientare le politiche economiche del Paese. La prima di queste priorità riguarda la difesa della sanità pubblica, minacciata dai tagli imposti dal governo. Il Partito Democratico ha chiesto un incremento significativo delle risorse per il Sistema Sanitario Nazionale (SSN), puntando a un aumento di 5,5 miliardi di euro per garantire servizi di qualità a tutti i cittadini.
La seconda priorità riguarda l’istruzione e la ricerca, considerata dal PD come una leva fondamentale per il progresso del Paese. Schlein ha sottolineato come l’investimento in questo settore sia cruciale per favorire l’emancipazione delle persone e la crescita di un’economia basata sull’innovazione. La terza priorità riguarda la dignità del lavoro e dei salari, con il PD che propone l’introduzione di un salario minimo legale, in grado di garantire una vita dignitosa a tutti i lavoratori.
Un altro capitolo fondamentale delle proposte del PD è rappresentato dalle politiche industriali. Secondo il partito, è necessario sostenere le imprese e i settori strategici per il Paese, come l’automotive, la cui crisi rischia di compromettere migliaia di posti di lavoro. In quest’ottica, il PD ha presentato un emendamento per il settore dell’automotive, chiedendo un intervento più deciso per sostenere la transizione ecologica e digitale delle industrie italiane.
Infine, Schlein ha sottolineato come i diritti sociali e civili debbano essere una priorità nell’agenda politica del governo. In particolare, il PD ha proposto l’estensione del congedo paritario, un provvedimento che mira a favorire una maggiore parità tra uomini e donne nel mondo del lavoro e nella gestione della famiglia.
La proposta unitaria del Pd con l’opposizione
Il PD ha cercato anche un’alleanza con le altre forze di opposizione, cercando di presentare una proposta unitaria che potesse mettere in difficoltà la maggioranza. Tra gli emendamenti presentati congiuntamente, c’è anche uno che chiede l’abolizione del tetto alle assunzioni nella sanità pubblica, per permettere l’ingresso di nuovo personale, fondamentale per garantire la qualità dei servizi.
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