Schlein attacca Meloni: “Morti sul lavoro? Dalla premier nessuna risposta”

"Contro le morti sul lavoro serve uno scatto in avanti. C'è una legge che è stata approvata ma va attuata fino in fondo", afferma al Tg3

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Dopo la morte di Satnam Singh, un bracciante indiano di 31 anni, lasciato agonizzante in strada dopo aver perso il braccio destro in un incidente sul lavoro in un’azienda agricola a Borgo Santa Maria, in provincia di Latina, per la Schlein non ci sono più scusanti. La segretaria del Partito democratico attacca duramente la premier Giorgia Meloni per le stragi che ogni giorno si consumano nei luoghi di lavoro.

Contro le morti sul lavoro serve uno scatto in avanti. C’è una legge che è stata approvata ma va attuata fino in fondo“, afferma al Tg3. L’uomo è deceduto ieri mattina all’ospedale San Camillo di Roma, dove era ricoverato in condizioni gravissime e con prognosi riservata da lunedì pomeriggio scorso. Il braccio, tranciato da un macchinario avvolgiplastica, era stato abbandonato accanto a Singh, poggiato su una cassetta della frutta.

Schlein: l’attacco contro Meloni

Contro gli incidenti sul lavoro il Partito democratico ha chiesto al governo di lavorare insieme, “ma non abbiamo avuto nessuna risposta dall’esecutivo. Ci siamo rivolti alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, inutilmente. Serve una scossa civile in tutto il paese“, aggiunge la Schlein. “Satnam non ha avuto un incidente sul lavoro, è stato ucciso dallo sfruttamento e dalla disumanità, da chi lo ha mollato davanti casa col braccio tranciato da un macchinario. Noi saremo e parteciperemo allo sciopero e alla manifestazione indetta per sabato alle 17“, continua la segretaria dem.

Il volto del Pd ha quindi annunciato la partecipazione alla manifestazione che verrà organizzata a Latina. “Ma noi vogliamo anche restare lì, perché serve un presidio per bonificare l’agro pontino dal caporalato, dallo sfruttamento, dalla paghe da fame, dalle infiltrazioni mafiose e anche dalle connivenze politiche che talvolta vediamo – aggiunge – Serve uno scatto in avanti contro il caporalato. C’è una legge che è stata approvata ma va attuata fino in fondo con i controlli del caso e con le risorse che servono per una piena attuazione di questa legge“.

A Latina “vogliamo anche restare, serve un presidio permanente per bonificare l’agropontino dal caporalato, dallo sfruttamento, dalle paghe da fame e dalle intrusioni delle mafie e dalle connivenze politiche“, conclude la Schlein al Tg3.

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