La segretaria del Pd Elly Schlein si è recata a Bologna per partecipare prima a un incontro per i 60 anni della Casa del Popolo ‘Bruno Tosarelli’ a Corticella e poi agli Stati Generali dell’Università. La dem nel primo evento ha sottolineato l’importanza di posti come la Casa del Popolo per favorire la volontà di fare politica. Mentre nel secondo appuntamento ha parlato agli studenti di diverse tematiche riguardanti l’istruzione e i giovani, come la necessità dei giovani in politica, dei tirocini retribuiti e di una legge per regolare gli affitti brevi.
Le riflessioni di Schlein
La casa del popolo Bruno Tosarelli di Corticella ha potuto riavere come ospite dopo tanto tempo Elly Schlein. La struttura si è riempita di persone, con tanti esponenti del Pd, e Schlein ha trattato diverse tematiche nel suo intervento.
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“È un grande onore essere qui oggi a festeggiare questi 60 anni di lotta e inclusione sociale”, ha dichiarato, non solo in quanto segretaria del Pd, ma anche rimettendosi nei panni di qualcuno che ha sperimentato in prima persona l’esperienza nella casa. “Sono qui, al di là del ruolo, per raccontare cosa è stato per me, una giovane arrivata a Bologna che non avrebbe immaginato di vivere quello che sta avvenendo” ha affermato. Posti come questo sono importanti, perché è “una casa che ha dato voglia di fare politica insieme nella consapevolezza che le cose si possono fare solo insieme”. Ha poi aggiunto che chi sostiene che destra e sinistra sono uguali non ha assolutamente ragione.
Riguardo al salario minimo ha dichiarato che una persona che guadagna nove euro lordi e lavora 14 ore al giorno, non sta lavorando, ma sta sperimentando un vero e proprio sfruttamento. “Per questo serve il salario minimo, un lavoro dignitoso e di qualità”. È passata quindi a parlare dei diritti sociali e civili, riferendosi anche al Medio Oriente citando Romano Prodi: “Chi attacca l’Onu attacca il mondo”.
Schlein sottolinea che la pace non è negoziabile per chi è di sinistra. “Non possiamo accettare il rumore della guerra. Serve un immediato cessate il fuoco a Gaza e in Libano”. In questo contesto si rivela sempre più fondamentale difendere la democrazia e la nostra costituzione e non permettere più “la strada dell’uomo solo al comando”.
Intervenendo poi agli Stati Generali dell’Università a Bologna ha parlato agli studenti sottolineando la necessità dei giovani in politica, soprattutto per ricostruire la sinistra: “La destra fa la destra, noi dobbiamo ricostruire la sinistra. E abbiamo bisogno di voi, delle nuove generazioni che sono spaventate”. Ha affermato che se non siamo noi a occuparci della politica, sarà lei a farlo: “dobbiamo rimboccarci le maniche e mobilitarci”.
Ha dichiarato che “aprire l’autostrada ai privati non è sciatteria è un disegno. Se chiudi i rubinetti smantelli sanità pubblica e scuola pubblica”. E poi ha parlato del tema casa, importante per gli universitari soprattutto fuorisede: “Bisogna fare una legge per regolare gli affitti brevi. Vanno messi dei limiti, delle regole e dei paletti. Sennò diventa impossibile trovare case” dove vivere.
Per la dem il governo non ascolta le richieste degli studenti e “favorisce la repressione del dissenso”. Quindi chiede di attivarsi tutti insieme, perché per lei le voci degli studenti sono importanti e devono essere ascoltate anche se sono critiche. “Le battaglie sono le stesse: diritto alla casa e all’abitare” e se si nega il diritto alla casa, di conseguenza si nega il diritto allo studio. “Lo fanno apposta, non è un caso, è un disegno”. Ha poi aggiunto che “il Pnrr serviva per l’edilizia pubblica scolastica e non per gli studentati privati”.
Parlando del lavoro ha dichiarato di avere l’obiettivo di abolire gli stage gratuiti, perché il lavoro deve essere “retribuito, riconosciuto e anche i tirocini devono essere pagati e avere le adeguate tutele”. Il nocciolo della questione è la precarietà. Riguardo questo tema i problemi non si palesano adesso, “ma il Governo ce la sta
mettendo tutte per peggiorare“. Infine ha dichiarato che il governo parla tanto della denatalità, ma questa è proprio una conseguenza della precarietà.
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