Schillaci apre a nuova strada contro violenze: “Arresto per chi attacca operatori sanitari”

Il presidente della Fnomceo ha evidenziato che gli sforzi del governo non sono passati inosservati, ma è necessario che ora si proceda con la definizione di un decreto legge che definisca una serie di iniziative operative e normative per la sicurezza degli operatori sanitari

Redazione
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Le ultime aggressioni nei confronti del personale sanitario, avvenute nell’ospedale si Foggia alcuni giorni fa, hanno riportato al centro dell’attenzione mediatica il grave problema della sicurezza nelle strutture ospedaliere. Lavoratori professionisti, medici e infermieri, rischiano ogni giorno di divenire l’obiettivo della furia di pazienti e di parenti e amici che, insoddisfatti delle cure e delle attenzioni ricevute, decidono di utilizzare la violenza, sia fisica che verbale.

Una situazione al limite del paradossale, che ha fatto sorgere numerosi dubbi e che ha fatto nascere la consapevolezza della necessità di nuove misure, che pongano fine a questo fenomeno e soprattutto che proteggano la vita e la professione di questi specialisti. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, si è detto particolarmente preoccupato e allo stesso tempo motivato a trovare una soluzione che rafforzi il settore e renda la vita dei medici e degli infermieri più semplice.

Come governo, siamo intervenuti da subito contro questo che purtroppo è un problema annoso della sanità italiana” ha dichiarato il ministro, sottolineando che già dallo scorso anno sono state aumentate le pene comminate nei confronti di chi continua a delinquere contro il personale sanitario, troppo spesso arrivando a praticare violenza contro i dipendenti di ospedali pubblici. Una problematica gravosa, che si aggiunge poi ad un altro fattore: la mancanza di professionisti nelle strutture sanitarie, che riescano a rispondere alle necessità della popolazione italiana.

Schillaci: “A breve avremo un confronto con i sindacati

Il ministro, in accordo anche con il Guardasigilli Carlo Nordio e con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, sta valutando le riforme e i cambiamenti da applicare per porre fine al problema. “In questo momento riteniamo che lo strumento più utile per cercare di combattere questo fenomeno inaccettabile, ovvero le aggressioni al personale sanitario, è quello di introdurre sempre l’arresto in flagranza di reato, anche differito” ha dichiarato Orazio Schillaci, spiegando quindi la prima mossa del governo da mettere in atto con urgenza.

Una punizione esemplare, che allontani dai luoghi pubblici, personaggi che si sono resi protagonisti di reati contro la persona e soprattutto contro lavoratori, colpevoli solo di star svolgendo la loro mansione, con tutte le difficoltà del caso. A breve ci sarà un confronto con le parti sindacali” ha dichiarato poi il ministro della Salute, pronto ad ascoltare le proposte e le necessità del comparto lavoratori. Inoltre, oggi è stata svolta una riunione con tutti gli ordini professionali sanitari e con il sottosegretario alla salute Marcello Gemmato, al fine di giungere a soluzioni che siano finalmente adeguate.

Orazio Schillaci, ministro della Salute
Orazio Schillaci, ministro della Salute

Lo scorso anno abbiamo aumentato le pene per chi commette violenza contro i sanitari e istituito la procedibilità d’ufficio, ma questo come è evidente non è più sufficiente” ha infatti ammesso Schillaci, aggiungendo però che il governo sta facendo il possibile, anche con l’aumento di agenti di polizia sul territorio. Il problema, secondo il ministro, sarebbe complesso da risolvere perché avrebbe una “natura culturale” e in quanto tale sarebbe complesso da sradicare, se non mettendo in atto delle campagne di sensibilizzazione, che sin dalle scuole, insegnino i pericoli della violenza contro chi lavora.

Ordine dei medici: “Serve un decreto urgente contro le violenze

Sulla delicata questione si è espresso il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, che ha deciso di commentare le ultime novità annunciate dal ministro Schillaci nel corso della riunione avvenuta oggi con gli Ordini delle professioni sanitarie. “Ringraziamo il governo, e in particolare i ministri Schillaci e Nordio e il sottosegretario Marcello Gemmato, per aver condiviso ed essersi fatti carico della nostra proposta” ha sottolineato Anelli, dicendosi soddisfatto dei primi cambiamenti che saranno messi in atto.

L’introduzione dell’arresto in flagranza di reato per chi aggredisce un operatore sanitario è stata infatti una soluzione individuata dallo stesso Ordine dei medici, che ha continuano a battersi affinché questa potesse essere messa in atto. Eppure, Anelli ha voluto essere ben chiaro: tutto questo non basta e non basterà. Ad oggi è necessario un decreto legge che introduca gli interventi necessari e urgenti. Il presidente della Fnomceo ha infatti evidenziato che gli sforzi del governo, “con l’incontro organizzato in tempi rapidi e la sensibilità dimostrata al problema” non sono passati inosservati, ma è necessario che ora si proceda con un passo in avanti.

È necessario che ora questa attenzione si traduca in un Decreto legge – ha sostenuto Anelli- che definisca una serie di iniziative operative e normative, a carattere d’urgenza, che comprendano, oltre a sistemi di videosorveglianza, anche procedure di controllo e regolazione degli accessi alle strutture sanitarie e sistemi a garanzia della tutela personale degli operatori“.

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