Il ministro della Salute Orazio Schillaci è intervenuto nella seconda giornata di “DiviNazione Expo 24” a Siracusa, in vista del G7 Agricoltura, pronunciando un discorso che ha come fulcro due termini ben precisi: prevenzione e dieta mediterranea. Due concetti che secondo il ministro sono profondamente interconnessi tra loro e possono cambiare, insieme, lo stile di vita degli italiani permettendo anche una diminuzione del costo delle spese sanitarie legate a malattie croniche, che secondo le parole del ministro possono essere “prevenute o ritardate se adottiamo stili di vita sani“.
Il ministro ha poi sottolineato come il lavoro del G7 possa essere utilissimo da questo punto di vista, perché i contenuti che esso presenterà al mondo potranno essere utili per dimostrare alla cittadinanza come un semplice cambio di stile di vita possa influire sulle spese del Sistema sanitario nazionale. Proprio su questo punto, Orazio Schillaci ha sostenuto: “Abbiamo tutti gli alimenti della Dieta mediterranea e quando portiamo a tavola i nostri prodotti tipici e di qualità, aiutiamo non solo la nostra salute ma valorizziamo la nostra filiera agricola che li garantisce“.
Leggi Anche
Nel corso del suo intervento, il ministro ha voluto evidenziare come l’invecchiamento della popolazione possa influire profondamente sui costi che dovrà sostenere l’Ssn. Anche in considerazione di ciò, quindi, è fondamentale che la popolazione italiana sappia gestire i propri stili di vita, cercando di rallentare il più possibile l’insorgenza di malattie e quindi il ricorso alle cure mediche conseguenti. Un piccolo cambiamento nella vita quotidiana delle famiglie italiane, quindi, secondo il ministro, potrebbe provocare un effetto estremamente positivo sulla situazione complessa del Sistema sanitario italiano.
Schillaci: “La prevenzione non è un costo ma un investimento“
Il ministro della Salute ha sottolineato che una delle priorità del ministero di cui è a capo, così come del prossimo G7 Agricoltura, sia quella di “insistere su questi temi e sulla prevenzione che passa per corretti stili di vita e sui programmi di screening e che deve durare lungo tutto il corso della vita, fin da bambini“, affinché la prevenzione diventi una buona abitudine in Italia. Una sorta di soluzione che potrebbe alleggerire il carico sul Ssn, che Schillaci difende nel corso del suo intervento.
“A tutti noi sta a cuore il Servizio sanitario nazionale” ha spiegato il ministro, sottolineando che questo sia “un modello di sanità pubblica tra i migliori al mondo grazie alle cure eccellenti dei suoi operatori, anche se questo spesso non lo trovate in televisione o sui giornali, perché tanta buona sanità, che pure esiste, non fa notizia“. Il ministro ha poi chiarito che ora sia giunto il momento di ricordare al Paese l’importanza della prevenzione, affinché non si debba agire solo nel momento della cura, ma si possa cercare di evitare questo passaggio, quando possibile.
Schillaci ha inoltre evidenziato come “secondo le più recenti stime nel 2041 la popolazione ultraottantenne italiana aumenterà del 35,2% rispetto al 2021, superando i 6 milioni“. Un dato che quindi presuppone sia un rafforzamento dell’Ssn sia lo sforzo da parte degli italiani di adottare sane abitudini preventive. “Sono diversi gli studi che indicano che l’attività fisica ed una corretta alimentazione possono ridurre i rischi di malattie come il diabete, le malattie cardiovascolari e possono anche abbassare il rischio di neoplasie” ha infatti spiegato il ministro, invitando i cittadini a prendere consapevolezza di questi dati.
Schillaci: “Per la peste suina siamo sulla strada giusta“
Orazio Schillaci ha sottolineato i fattori positivi che la Dieta mediterranea porta con sé, ricordando come la sua adozione “si inserisca tra i fattori chiave di salvaguardia della sostenibilità economica del nostro servizio sanitario nazionale“. Il ministro ha infatti chiarito che secondo i dati rilasciati “nel 2050, in assenza di programmi di prevenzione primaria, oltre il 75% delle risorse della sanità pubblica saranno destinate a malattie croniche“.
Un’emergenza che si aggiunge a quella provocata dalla peste suina, che rischia di provocare gravi danni economici al settore dell’allevamento italiano. In questo senso, però, il Schillaci nutre intense speranze. “Sono fiducioso che siamo sulla strada giusta” ha dichiarato il ministro della Salute, ricordando come la Sardegna abbia superato questa emergenza “dopo quarant’anni“, dimostrando come questo sia un percorso da compiere con “attenzione“. Schillaci ha poi sottolineato l’importanza della filiera alimentare ed agricola nel nostro Paese e come questa vada quindi protetta e sostenuta.
© Riproduzione riservata