Sardone minacciata per le sue posizioni sul velo islamico: “Continuerò a battermi”

"Da tempo sono sotto scorta proprio per la marea di minacce che ricevo sui social e via mail" ha ricordato anche oggi Silvia Sardone, ribadendo che "in questi ultimi giorni sto ricevendo pesantissime minacce di morte legate alle mie posizioni sul velo islamico"

Redazione
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Silvia Sardone, capolista della Lega alle europee nella circoscrizione Nord-Ovest ha denunciato nuovi episodi di minacce nei suoi confronti. “Ti stupro bionda di merda“, “Spero che ti taglino la testa“, “Puttana cristiana del cazzo“, “Muori fucilata“, queste le frasi che la candidata leghista ha dichiarato di aver ricevuto. Attacchi che proverrebbero dalla comunità islamica italiana, infastidita dalle posizioni da sempre occupate dall’esponente della Lega.

Sardone, infatti, non avrebbe mai nascosto le sue posizioni contrarie all’Islam, o meglio alla proliferazione dei dogma di questa religione in Italia. Anche nel suo messaggio di denuncia riguardante queste ultime minacce, Sardone ha sottolineato: “Evidentemente in tantissimi non sopportano che io, donna libera, possa evidenziare nei miei interventi l’oppressione di tante donne musulmane, spesso private della libertà di uscire di casa sole, lavorare o amare chi vogliono“.

Sono anni che ricevo minacce, sempre più crude e pesanti, per le mie posizioni sulle moschee abusive e per la mia contrarietà al velo islamico” ha dichiarato l’eurodeputata, sottolineando come siano anni che denuncia le minacce ricevuto e sostenendo: “Continuerò a dire che l’Unione Europea non deve promuovere il velo islamico nelle sue comunicazioni in quanto strumento di libertà e integrazione perché lo ritengo invece uno strumento di sottomissione per le donne. Continuerò a battermi per le tante donne che vogliono essere libere e non oppresse per motivi religiosi“.

Sardone: “Decisivo imporre una svolta a Bruxelles per difendere le proprie identità

La candidata leghista alle Europee si trova sotto scorta da qualche mese proprio a causa delle continue minacce alla sua persona e anche alla sua famiglia. Un caso particolare che l’eurodeputata continua a ricordare all’opinione pubblica, sottolineando la persecuzione da lei vissuta. “Da tempo sono sotto scorta proprio per la marea di minacce che ricevo sui social e via mail” ha ricordato anche oggi Silvia Sardone, ribadendo che “in questi ultimi giorni sto ricevendo pesantissime minacce di morte legate alle mie posizioni sul velo islamico, sulle moschee abusive e in generale sull’islamizzazione dell’Europa. A queste si aggiungono insulti e volgarità che riguardano anche i miei familiari“.

La leghista ha poi utilizzato la notizia dell’arresto della madre di Saman Abbas per giustificare le sue posizioni: “A pochi giorni dall’arresto della madre di Saman Abbas che ha riportato l’attenzione sulla sua triste fine, rimango sempre sbigottita sull’odio e sull’incapacità di ammettere che c’è un gravissimo problema di sottomissione delle donne in tante comunità islamiche, spesso trattate come esseri inferiori“.

L’eurodeputata ha poi proseguito aggiungendo: “Con il voto delle europee che si avvicina ritengo importante segnalare quanto sia decisivo imporre una svolta anche a Bruxelles. sono anni che ci dicono che il problema è l’islamofobia quando invece in pericolo è l’Europa sotto l’attacco di un islamismo che ha come obiettivo smontare i nostri valori, i diritti delle donne, le nostre tradizioni“.

La candidata alle europee ha poi concluso il suo messaggio, ricordando il ruolo della Lega nella battaglia per la protezione della nostra cultura e delle nostre tradizioni. “Non rinuncio a questa battaglia e noi della Lega siamo e saremo sempre in prima linea per difendere la nostra identità“, ha chiosato l’eurodeputata leghista.

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