Sardegna: lo spoglio infinito delle regionali, ma i dati ufficiosi scoraggiano il ricorso

La conferma arriveranno a metà mese, per ora lo scarto si attesta sui 1600, solo al momento dell'ufficialità dei numeri che caratterizzano lo scarto, fornita dalla Corte d'Appello, il centrodestra deciderà se presentare o no il ricorso

Redazione
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Oggi in Sardegna si è concluso lo spoglio delle 19 sezioni mancanti, ma i dati non sono ancora ufficiali: la conferma arriverà tra dieci giorni con la proclamazione degli eletti da parte della Corte d’Appello di Cagliari. Secondo gli addetti ai lavori però, la speranza di un possibile ribaltone tramonta: lo scarto dei voti tra la presidente Alessandra Todde e il candidato del centrodestra Paolo Truzzu si attesta sui 1600.

Sardegna, ufficialità intorno a metà mese

Soltanto al momento dell’ufficialità dei numeri che caratterizzano lo scarto, fornita dalla Corte d’Appello, il centrodestra deciderà se presentare o no il ricorso per il riconteggio. Per il momento nessun commento dalla coalizione perdente, il cui insuccesso ha innescato una serie di riflessioni sugli errori commessi durante la campagna elettorale a sostegno del candidato Paolo Truzzu.

Regionali in Sardegna, a destra Alessandra Todde a sinistra Renato Soru
Regionali in Sardegna, a destra Alessandra Todde a sinistra Renato Soru

Nonostante questo, dalla destra arrivano delle precisazioni: “La vittoria è di Alessandra Todde, non del Campo Largo. Le preferenze delle liste indicano risultati diversi: la somma dei voti delle liste del centrodestra supera ampiamente quelli delle liste del centrosinistra” afferma la vicesegretaria di Forza Italia Deborah Bergamini.

Sardegna, “lo spoglio infinito”, una storia tutta sarda

Lo spoglio infinito delle Regionali sarde pone l’accento sulla macchina poco oliata della burocrazia sarda che si barcamena a fatica tra le scartoffie elettorali. Ma nulla di nuovo: “I tempi sono in linea con quelli di 5 anni fa, quando l’ufficialità dei risultati arrivò il 20 marzo” affermano i politici locali, abituati ai tempi dilatati che caratterizzano gli uffici amministrativi dell’isola.

Ma Todde, tranquilla e forte della posizione guadagnata afferma: “A distanza da una settimana dalle elezioni molti di voi si chiedono cosa stia succedendo e perché sembra tutto così fermo. In realtà tutto procede secondo le procedure previste“. Sì, nelle tempistiche proprie della burocrazia sarda, rallentata e fiacca, che ha scatenato l’ironia dei social che ritraggono gli scrutinatori come bradipi alle prese con i documenti o come scheletri erosi dai secoli.

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