Sangiuliano, sotto la lente della Corte dei Conti: indagine sulle spese per Boccia

Gennaro Sangiuliano si è detto "lieto" della decisione della Corte dei Conti, poiché questa potrebbe portare alla luce la verità dei fatti. "Non è stato speso un euro pubblico e lo dimostrerò con le carte alla mano" ha spiegato nuovamente Sangiuliano, cercando di allontanare le accuse dalla sua persona e dalla sua carica

Redazione
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Ho pagato tutto io, con la mia carta di credito“, così Gennaro Sangiuliano continua a giustificarsi da quando lo scandalo “Maria Rosaria Boccia” lo ha investito la scorsa settimana. Eppure, la Corte dei Conti ha dato avvio ad un’indagine sulla questione, per chiarire se nella disputa abbia ragione il ministro dimissionario o l’imprenditrice originaria di Pompei. I due, infatti, avrebbero raccontato due versioni ben diverse degli eventi, con la donna che continua a dichiarare che le spese per i suoi viaggi e le sue trasferte sono state coperte con i fondi del Ministero della Cultura.

Ora, spetta proprio alla Corte dei Conti scoprire la verità. Sembrerebbe che in questa prima fase delle indagini, i magistrati contabili non affideranno delega alla Guardia di Finanza, ma analizzeranno le voci di spesa sostenute da Sangiuliano e dal Ministero. Il riserbo sulla questione è massimo, ma sembrerebbe che l’obiettivo principale dei magistrati sia quello di verificare gli eventuali profili erariali legati alle spese sostenute specificamente per Maria Rosaria Boccia.

Quest’ultima, infatti, come avrebbe dichiarato lo stesso ex direttore del Tg2, sarebbe stata a lui legata da un rapporto affettivo che però non avrebbe avuto influenze sulla sfera professionale e quindi politica. Le parole del ministro, quindi, saranno vagliate dai magistrati, così come quelle dell’imprenditrice che ormai da giorni continua a pubblicare contenuti social sulla questione.

Sangiuliano: “Lieto dell’iniziativa della Corte dei Conti

L’ex ministro della Cultura ha dichiarato di esserelietodell’iniziativa della Corte dei Conti, poiché questa potrebbe “accertare la correttezza” dei suoi comportamenti. Il ministro, quindi, non mostra la minima preoccupazione, nonostante le accuse incessanti di Boccia, che continua a difendere la sua versione dei fatti. “Non è stato speso un euro pubblico e lo dimostrerò con le carte alla mano” ha spiegato Sangiuliano, cercando di sconfessare l’imprenditrice.

L'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano
L’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano

L’ex direttore del Tg2 ha infatti deciso spontaneamente di lasciare la sua posizione al Ministero, con dimissioni irrevocabili, per evitare che le conseguenze dello scandalo potessero avere ripercussioni anche sul governo e sulle Istituzioni. “Questo lavoro non può essere macchiato e soprattutto fermato da questioni di gossip. Le Istituzioni sono un valore troppo alo e non devono sottostare alle ragioni dei singoli” aveva infatti spiegato Sangiuliano nella lettera inviata al premier Meloni per annunciare il suo allontanamento dal ruolo.

Ad aggravare la posizione dell’ex ministro, infatti, vi sarebbe una denuncia presentata dal volto di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, che ha accusato Sangiuliano di indebita destinazione di denaro pubblico, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio. Una denuncia che potrebbe aprire un filone di indagini che si scosterebbe da quello contabile per avvicinarsi a quello penale.

Le possibilità dell’ex ministro Sangiuliano

I magistrati della Procura di Roma dovranno comprendere se sia il caso di procedere nei confronti del ministro prima con una fase di indagine a carico di ignoti, oppure se iscrivere direttamente l’ex direttore del Tg2 nel fascicolo, poiché la denuncia di Bonelli è stata presentata direttamente contro di lui. Considerando che gli illeciti denunciati dal parlamentare di Avs sono stati compiuti mentre Sangiuliano rivestiva il ruolo di ministro, l’indagine passerebbe nelle mani del Tribunale dei ministri.

L’ex ministro della Cultura, poi, sarebbe anche protagonista di una interrogazione parlamentare portata avanti da Italia Viva riguardante una serie di nomine effettuate dal ministero della Cultura, Ales-Arte Lavoro e Servizi Spa. Non va tralasciata, poi, la dichiarazione di Maria Rosaria Boccia, che avrebbe accusato Sangiuliano di estorsione, poiché starebbe usando l’ipotesi di una denuncia come una sorta di minaccia. Sembrerebbe, però, che nei prossimi giorni la denuncia dell’ex ministro nei confronti dell’imprenditrice sarà trasmessa per via telematica, come confermato dal suo legale: “La stiamo completando, nei prossimi giorni formalizzeremo il deposito“.

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