Salvini sfida Bruxelles e guarda agli Usa: “Qui staremo benissimo”

"Dai temi della sicurezza a quelli sulla famiglia alla lotta all'immigrazione clandestina, ai temi del contrasto ai fanatismi e la pace" sono questi i temi che legherebbero Salvini a Trump e che fanno sperare il vicepremier in una "vittoria Repubblicana a novembre"

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Il vicepremier Matteo Salvini, ormai da settimane, sta tentando si smarcarsi dalla politica atlantista portata avanti del governo Meloni, nell’ottica di poggiarsi su basi diverse ma che possano in qualche modo riavvicinarlo al ruoli apicali del governo europeo e non solo. Allo stesso tempo, però, la Lega deve fare attenzione a non superare mai quel limite che potrebbe mettere in difficoltà la politica interna italiana e di conseguenza la stabilità di governo. Matteo Salvini, però, su questo no ha dubbi ed è convinto che le sue decisioni in campo europeo e anche statunitense non avranno ripercussioni di alcun tipo sulla situazione italiana.

Eravamo già su posizioni diverse con le altre forze di maggioranza e continuiamo a esserlo” ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, per poi aggiungere perentorio: “ma per quel che riguarda il governo italiano hic manebimus optime, cioè qui staremo benissimo. Ci hanno chiesto di governare per 5 anni e governeremo per 5 anni al meglio delle nostre possibilità“. L’intervista del leader della Lega a “Italia Report Usa” ha permesso di comprendere meglio quali siano le aspirazioni del vicepremier a livello internazionale e in che modo ha intenzione di gestire le sue convinzioni, piuttosto distanti da quelle del resto della maggioranza.

Salvini: “L’adesione al gruppo dei Patrioti non cambierà nulla in Italia

Uno dei principali “colpi di mano” del vicepremier Matteo Salvini è stata la decisione di lasciare il gruppo europeo di Identità e Democrazia per aderire alla nuova coalizione politica dei Patrioti, fondata da Viktor Orban. Una decisione che ha modificato gli assetti dell’Unione europea, all’alba del voto per il prossimo Commissario Ue. Le voci che giungono da Bruxelles, sembrano dire tutte la stessa cosa: “I Patrioti non cambieranno nulla“, eppure i dubbi in qualche modo restano.

C’è una parte del governo che sostiene il bis di von der Leyen con i socialisti, secondo me la commissione uscente ha fatto danni gravi; quindi, è evidente che non possiamo sostenerla” ha dichiarato Matteo Salvini, giustificando la decisione di aderire al gruppo dei Patrioti. Inoltre, secondo il vicepremier leghista, il gruppo è necessario per porre fine ad una consuetudine piuttosto deleteria che continua a verificarsi a Palazzo Berlaymont.

UE
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue

Le dinamiche di potere di Bruxelles cercano di ignorare le intenzioni degli europei, facendo finta che non abbiano votato italiani, francesi, tedeschi spagnoli per il cambiamento” ha infatti sostenuto Salvini, aggiungendo che “la Lega fa parte di quello che è diventato il terzo gruppo del Parlamento europeo, quello dei ‘Patrioti’, e sarà determinante per non tornare indietro“. L’obiettivo quindi è la caduta di Ursula Von der Leyen e l’elezione di un commissario che rispecchi veramente le volontà delle popolazioni europee.

Salvini: “Andrò negli Usa prima del voto di novembre

Matteo Salvini, nell’intervista a “Italia Report Usa“, ha deciso di dire la sua anche sulla situazione politica attuale negli Stati Uniti. Il vicepremier leghista ha dichiarato che le elezioni Usa “sono determinanti per l’Europa, l’Italia e tutto l’Occidente“, in quanto gli Usa sono ancora oggi tra i Paesi col peso maggiore a livello internazionale. L’obiettivo di Salvini è quello di recarsi negli Usa prima delle elezioni, per incontrare “alcuni vertici Repubblicani che dal mio punto di vista sono il futuro“.

Donald Trump
Donald Trump, candidato presidente negli Stati Uniti

Salvini non ha mai nascosto le sue simpatie nei confronti di Donald Trump e oggi più che mai continua a giocare su questo fronte, contrapponendosi al legame che Giorgia Meloni ha instaurato con Joe Biden. “Non ho mai nascosto la mia speranza in una vittoria Repubblicana, per mille motivi: dai temi della sicurezza a quelli sulla famiglia alla lotta all’immigrazione clandestina, ai temi del contrasto ai fanatismi e la pace. Conto che, per l’interesse di tanti, ci sarà la vittoria Repubblicana a novembre” ha infatti dichiarato Salvini, sottolineando di star seguendo la campagna elettorale “appassionatamente“.

Il vicepremier ha anche spiegato che avrebbe voluto volare negli Usa anche in questo momento ma che purtroppo i dossier aperti in Italia sono piuttosto impegnativi e richiedono la sua presenza nel Paese. Nel prossimo futuro, però, sono previste visite istituzionali negli Usa che permetteranno al ministro di incontrare i repubblicani e continuare con la sua agenda politica internazionale.

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