Il vicepremier, ministro dei trasporti e leader della Lega Matteo Salvini ha rilasciato delle dichiarazioni a margine dell’assemblea Anci (associazione nazionale comuni italiani) su diversi temi caldi, tra cui le possibili tensioni nella maggioranza, il mandato di arresto per il premier israeliano, le elezioni regionali e il tema degli scioperi.
Salvini: maggioranza ed elezioni
Il vicepremier ha smentito le voci su possibili tensioni nella maggioranza dichiarando che “siamo assolutamente in sintonia su tutto”. Poi ha annunciato che probabilmente all’inizio della prossima settimana ci sarà un vertice sulla manovra insieme alla premier Giorgia Meloni e al vicepremier Antonio Tajani.
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Riguardo alle elezioni regionali e amministrative, il leader leghista ha affermato che “presto voteranno il Veneto, le Marche, la Toscana, la Puglia, la Campania e la Valle D’Aosta. La Lega governa bene il Veneto da tanto tempo: proporremo che continui a essere la Lega a guidare il Veneto, siamo in una coalizione, siamo una squadra e quindi ragioneremo con gli altri”. Ha precisato che “le Marche hanno l’uscente, quindi ovviamente si riconferma”, mentre Toscana, Puglia e Campania sono delle terre su cui “come Lega stiamo ragionando, stiamo crescendo, stiamo investendo e quindi anche lì avremo delle proposte. È chiaro che poi ognuno dirà la sua”.
Ha annunciato di voler proporre un unico periodo elettorale dato che il prossimo anno si voterà in diverse regioni, “perché se la gente la mandi a votare ogni tre mesi poi l’astensione arriva” ha affermato. Per lui il periodo giusto sarebbe la primavera “perché andare a votare sotto la neve non mi sembra geniale e quindi proporrò che tutte le elezioni comunali regionali vengano svolte in primavera fra aprile e giugno”, ha aggiunto.
Riguardo alla questione del terzo mandato, la cui discussione si sta facendo calda per il caso veneto e campano, ha affermato di essere sempre “stato sostenitore del terzo mandato per i sindaci, perché se uno è bravo è giusto che i cittadini possano continuare a sceglierlo e non eliminarlo. Questo per me vale per i governatori e per tutte le cariche elettive, spero anche per i presidenti di Provincia”.
Ha poi aggiunto che “per me e per la Lega è fondamentale reintrodurre le Province elette direttamente dai cittadini con poteri e personale, perché altrimenti le scuole e le strade non hanno la cura che meritano e quindi io sono favorevole al fatto che i cittadini possano scegliere”. Ha spiegato che non c’è un limite di mandato “per i parlamentari, per i senatori, per i ministri”, quindi non capisce perché “un sindaco, un governatore debba avere questo limite. A pensarla così temo che sia solo la Lega, cioè io posso continuare a essere convinto di questo se in parlamento tutti gli altri votano contro ne prendo atto, guardo avanti”.
Scioperi e mandato di arresto per Netanyahu
Sulla questione degli scioperi ha dichiarato che “la commissione di garanzia ha invitato i sindacati a rispettare le norme”. Ha chiarito che il diritto allo sciopero è “sacrosanto, perché tutti i lavoratori hanno diritto a chiedere stipendi più alti e più sicurezza ma è altrettanto sacro il diritto al lavoro di tutti gli altri italiani che non scioperano”. Ha affermato che interverrà direttamente “con limitazioni, orario e, se sarà il caso, con precettazioni”, nel caso in cui le fasce di garanzie non vengano rispettate, “perché c’è una legge che norma lo sciopero. Non si possono lasciare a piedi milioni di persone”.
Salvini ha infine commentato la decisione della Corte penale internazionale di emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu, accusato di crimini di guerra e contro l’umanità nel conflitto in corso a Gaza. Il leader leghista ha dichiarato: “Conto di incontrare presto esponenti del governo israeliano e se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto. I criminali di guerra sono altri“.
Ha aggiunto che “Israele è sotto attacco da decenni, i cittadini israeliani vivono con l’incubo dei missili e con i bunker sotto le case da decenni. Adesso dire che il criminale di guerra da arrestare è il premier di una delle poche democrazie che ci sono in Medioriente mi sembra irrispettoso, pericoloso perché Israele non difende solo se stesso ma difende anche le libertà le democrazie e i valori occidentali. Mi sembra evidente che sia una scelta politica dettata da alcuni paesi islamici che sono maggioranze in alcuni istituzioni internazionali”.
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