Salvini va all’attacco di von der Leyen e del kit di sicurezza: “La vera emergenza da fermare è l’invasione islamica”

Durante un incontro precongressuale della Lega, è intervenuto Matteo Salvini che si è soffermato su diversi temi, dal kit di sopravvivenza alla diffusione dell'islam, passando per la von der Leyen e il riarmo europeo

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Matteo Salvini va all’attacco del kit di sopravvivenza dell’Unione Europea. Nel corso del pre-congresso della Lega a Padova, il ministro dei trasporti ha posto dei dubbi sulla decisione presa dalla Commissaria Ue, Hadja Lahbib, per poi ritornare su un vecchio tema che ha spesso trovato il favore degli elettori del partito di cui è segretario. Inoltre, nel mirino del vice premier anche Ursula von der Leyen e la questione del riarmo.

Salvini: “Kit di sopravvivenza serve per terrorizzarci”

Matteo Salvini, nel corso del suo intervento, ha aspramente criticato la scelta di parlare del kit di emergenza in caso di guerra. “E’ chiaro che quando le massime istituzioni europee – ha ribadito il vice premier – fanno video su TikTok sghignazzando e invitandoci a mettere denaro contante condizionano l’economia”. Secondo il leader della Lega, il kit sarebbe “figlio di un progetto per terrorizzarci”.

Il ministro dei trasporti ha voluto suggerire un nuovo tipo di kit di sopravvivenza. “Invece di accendino e mazzo di carte .- prosegue Salvini – dovrebbero starci i libri di Oriana Fallaci per spiegare il rischio che stiamo correndo”. Il riferimento è alla diffusione dell’Islam. Per il leader del Carroccio “il nostro problema è l’invasione islamica e quella è l’emergenza da fermare. Non su altro”.

Il pensiero sull’Europa e sul riarmo

Nel proseguo del suo intervento, Matteo Salvini ha definito l’Europa “finita” nel momento in cui “è rappresentata da Macron e von der Leyen”. Proprio quest’ultima è nel mirino del leader del Carroccio, rea di essere “una tedesca che serve gli interessi dei tedeschi”.

Intervenuto sul delicato tema del riarmo europeo, il vice premier ribadisce la sua visione negativa affermando quindi il suo “no totale assoluto e un no ad 800 miliardi per comprare dei proiettili”. “Se la von der Leyen fa l’interesse dei tedeschi, la Lega e il governo italiano fanno l’interesse degli italiani”, ha chiosato il ministro dei trasporti.

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