Salvini presenta il decreto Salva-Casa: possibile sanare irregolarità edilizie fino al 5%

Il decreto Salva Casa di Matteo Salvini ha l'obiettivo di sanare piccole irregolarità delle costruzioni, favorendo il mercato immobiliare. "Mentre Bruxelles con una legge tassa e complica, noi con un decreto tagliamo la burocrazia e restituiamo certezze", ha dichiarato il vicepremier

Redazione
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Oggi in Consiglio dei ministri è in discussione il decreto Salva-Casa, nuova bandiera politica della Lega di Matteo Salvini in vista delle prossime elezioni europee. Un decreto di appena tre articoli che ha l’obiettivo di rimuovere gli ostacoli che determinano lo stallo delle compravendite a causa di irregolarità formali, al fine di permettere agli italiani di usufruire di un condono edilizio, anche se con specifici e determinati paletti.

L’obiettivo, quindi, è facilitare la regolarizzazione delle difformità edilizie parziali, così da rendere meno complesse le vendite, le ristrutturazioni, i controlli e contestazioni delle amministrazioni locali, in quelle case con piccole irregolarità. Proprio su quel “piccole” si gioca il decreto di Salvini. Il condono sarà possibile non sugli abusi edilizi strutturali, ma solo sugli abusi minori, come un tramezzo spostato o una finestra spostata diversamente.

Non è un condono – spiega Salvini – perché se uno si è fatto tre piano in più o una villa con piscina in riva al mare la risposta è l’abbattimento, ma se uno sta impazzendo per trenta centimetri di difformità in un appartamento di 100 metri quadri approviamo il decreto e liberiamo le case di milioni di italiani“.

Il decreto Salvini

Il decreto, inoltre, modifica solo per gli abusi meno gravi la doppia conformità delle opere edilizie. Oggi per avere la sanatoria è necessario che l’opera sia conforme alla normativa edilizia e urbanistica vigente al momento della sua realizzazione e a quella in vigore quando è stata presentata la domanda di regolarizzazione. Quando andrà in vigore il decreto, la doppia conformità non verrà più applicata, ma sarà necessario solo che l’opera sia conforme alla norma urbanistica vigente al momento della presentazione della domanda e alla norma edilizia che vige al momento della realizzazione dell’intervento.

Matteo Salvini
Matteo Salvini

Il decreto, poi, prevede una maggiore tolleranza costruttiva su altezze, superfici e aperture. La percentuale di tolleranza finora era per il 2% e col decreto questo limite resta solo per le case superiori ai 500 m2. Per le case tra i 300 e i 500 m2 c’è una tolleranza del 3%, per quelle tra 100 e 300 m2 sale al 4%, per poi arrivare fino al 5% per quelle sotto ai 100 m2. Gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024 che rientrano nei nuovi limiti non saranno invece soggetti ad autorizzazione paesaggistica, che mantiene la tolleranza del 2%.

Le opere di edilizia libera, che si possono fare quindi anche senza permessi e autorizzazioni, comprenderanno col decreto anche verande, porticati interni e pompe di calore. Il cambio di destinazione d’uso viene modificato e si permette il mantenimento delle strutture temporanee costruite per finalità sanitarie, assistenziali e educative durante il covid.

Salvini: “Con un decreto tagliamo la burocrazia e restituiamo certezze

Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini ha dichiarato che l’obiettivo del decreto è quello di rimediare al fatto cheil mercato immobiliare è fermo spesso per piccole irregolarità presenti all’interno delle abitazioni“. La Lega sta lavora su questo ormai da un anno e Salvini ci tiene a sottolineare che non è un condono, perché non si vogliono sanare i grandi abusi edilizi, ma migliorare la vita dei cittadini permettendo la sanatoria delle piccole irregolarità nelle dimore per favorire il mercato immobiliare.

Salvini prende come paragone la risoluzione presa dall’Europa, che vorrebbe introdurre una nuova tassa per cambiare caldaie, serramenti e interni non ecologici, per poi spiegare come invece in Italia con questo decreto si potranno regolarizzare gran parte dei piccoli abusi nelle case di milioni di italiani. Salvini infatti ha affermato: “Mentre Bruxelles con una legge tassa e complica, noi con un decreto tagliamo la burocrazia e restituiamo certezze”.

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