Il nuovo gruppo europeo annunciato ieri da Viktor Orban, insieme al primo ministro ceco Andrej Babis ed Herbert Kickl leader del Partito delle Libertà austriaco (Fpoe), ha immediatamente attirato l’attenzione del vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini. “È quanto mai necessario unire le forze di chi vuole cambiare l’Europa e offrire una alternativa alle sciagurate sinistre” aveva infatti dichiarato ieri il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, lasciando presupporre un suo interesse nei confronti dell’iniziativa del premier ungherese.
Oggi Salvini è stato incalzato proprio sulle sue intenzioni e la sua risposta non ha deluso: “Se aderiremmo al gruppo dei patrioti lanciato da Orban in Europa? Unire chi mette al centro il lavoro, la famiglia, il futuro dei giovani mi sembra la strada giusta“. Insomma, il vicepremier leghista starebbe prendendo in considerazione l’ipotesi di staccarsi dal gruppo di Identità e Democrazia, di cui fa parte anche il Rassemblement National di Marine Le Pen, per unirsi alla novità del premier ungherese.
La scelta ovviamente dovrà essere ponderata, anche in luce del fatto che tale nuovo gruppo europeo dovrà attendere l’adesione di almeno altri tre Paesi prima di poter entrare di fatto nell’Europarlamento. E si sa, lasciare la strada vecchia per quella nuova spesso porta a pentimenti. Salvini, ai microfoni di RaiRadio1 ha poi rivendicato: “Ciò che è avvenuto con Orban, è quel che la lega auspica da tempo. Stiamo valutando tutti i documenti ma mi pare la strada giusta“.
Salvini, “Le elezioni francesi sono utili anche a livello europeo“
Non solo Orban, Matteo Salvini ha commentato anche il risultato del primo turno delle elezioni presidenziali in Francia, dove il partito di Marine Le Pen sembrerebbe aver guadagnato il consenso del popolo. “I cittadini europei hanno sempre ragione” quando votano, ha affermato il vicepremier leghista, per poi definire le elezioni di ieri “utili anche a livello europeo“, perché potrebbero ovviamente cambiare gli assetti delle prossime votazioni di Bruxelles.
Salini ha poi criticato le voci che pian piano si alzano dall’Europa, definendo “folle” l’allarme estremismo che sta dilagando, perché il partito del Rassemblement National non sarebbe di “estrema destra“, ma una semplice alternativa alla sinistra, per cui avrebbero votato tanti lavoratori. Il ministro ha infatti sottolineato che “Le Pen ha preso i voti di oltre un terzo dei francesi” e ha poi affondato contro il presidente in carica: “Mi pare curioso che coloro che hanno protestato in piazza contro Macron, ora si alleino per paura di perdere il posto. Poi uno si chiede perché la gente non va a votare“.
Il vicepremier del governo Meloni si è poi mostrato particolarmente critico anche sulla questione economica, sempre legata alle elezioni in Francia. Al giornalista, che gli ha chiesto di commentare i mercati in rialzo che ad oggi starebbero scommettendo sulla sconfitta di Le Pen al secondo turno elettorale del 7 luglio, ha risposto sarcastico: “Che i mercati scommettano sul caos mi sembra davvero strano“.
Salvini: “Spero che il Codice della strada entri in vigore entro luglio“
Matteo Salvini, in conclusione del suo intervento, ha deciso di annunciare che la sua speranza in materia di Codice della Strada è che questo diventi legge almeno entro il mese di luglio. Il testo era stato infatti approvato alla Camera dei Deputati lo scorso marzo e da allora i lavori non sono più ripresi.
Il testo deve infatti passare ancora all’analisi del Senato e dovrà poi essere esaminato dalla Commissione Trasporti. Inoltre, trattandosi di una legge delega, prima dell’entrata in vigore delle nuove regole del Codice della strada, dovranno essere emessi appositi decreti del governo.