Il vicepremier, ministro dei Trasporti e segretario della Lega Matteo Salvini è stato intervistato dai quotidiani del gruppo Nem, a cui ha parlato di diverse questioni calde, tra cui le elezioni regionali, l’Autonomia, le tensioni tra governo e magistratura, i migranti e il processo Open Arms.
Salvini sulle regionali in Umbria ed Emilia Romagna
Il ministro ha affrontato innanzitutto la questione delle elezioni regionali, parlando in modo particolare delle recentissime in Umbria ed Emilia Romagna, che sono state perse dal centrodestra. Ha dichiarato che queste sconfitte locali non devono essere prese come un segnale e anche se bisogna rifletterci, non hanno conseguenze “di altro genere”. Ha quindi preso la cosa con positività: “Ogni sconfitta nella vita, come nello sport o nell’impresa, se analizzata a fondo e senza ipocrisia, può essere la base per future vittorie”.
Leggi Anche
Gli è stato fatto notare che la Lega in 5 anni ha perso moltissimo consenso nelle due regioni in questione, essendo passata dal 35% al 5% in Emilia Romagna e dal 37% all’8% in Umbria. Salvini ha commentato la cosa dichiarando che “il paragone va fatto con le ultime elezioni, non con il mondo pre-Covid e pre-guerra”.
Si riferisce quindi alle elezioni Europee, rispetto alle quali la Lega è cresciuta in territorio umbro e calata in quello emiliano-romagnolo. Ha affermato che questi dati devono far riflettere, “anche sull’attività a livello locale”. Mentre si mostra sicuro sull’“ampia fiducia” che il governo continua ad avere a livello nazionale, nonostante gli scioperi e “il boicottaggio” da parte di alcuni magistrati sulla questione migranti. “Ma stiamo lavorando per superare entrambi gli scogli”.
Autonomia, Zaia e Olimpiadi 2026
L’intervista si sposta poi su un altro colpo basso contro il governo, ovvero la sentenza della Corte Costituzionale sull’autonomia, in cui alcune parti della riforma sono state giudicate illegittime. Salvini ha dichiarato che le modifiche richieste dalla Corte verranno recepite dal Parlamento non appena verrà varata la legge di Bilancio. “Come ben specificato da Calderoli e Zaia, quando la gente comincerà a capire come gli cambia la vita con queste funzioni esercitate dalle regioni e quando anche i governatori di sinistra entreranno nel merito, sull’autonomia arriveranno i sì di tutti” ha commentato.
Ha poi chiarito che nella stesura della legge sono stati ascoltati tutti, nonostante Forza Italia abbia fatto notare che i rilievi della sentenza della Corte sono gli stessi fatti da loro. “Abbiamo ascoltato e coinvolto tutti, abbiamo trasformato promesse e programma elettorale in realtà. Strano che qualcuno dica una cosa in Veneto e dica il contrario a Roma”.
Restando sul Veneto, gli è stato chiesto quando il centrodestra deciderà il candidato governatore della regione per le prossime elezioni, che ancora non si sa quando si terranno, forse a settembre 2025, quando scadrà naturalmente la legislatura. Il ministro ha dichiarato che verrà scelto insieme, “noi avanzeremo le nostre proposte e FdI legittimamente le sue. Non FI, che è già abbondantemente rappresentata”.
Si è comunque detto dispiaciuto che l’attuale governatore, Luca Zaia, non possa ricandidarsi per un quarto mandato, dato che le leggi non glielo consentono. Lo stesso Zaia, ha dichiarato Salvini, verrà incaricato di gestire le Olimpiadi a Cortina 2026: “Mi sembra anche corretto, visto che le ha gestite fin dall’inizio. Facciamogli concludere l’iter già avviato“. Sempre su Zaia Salvini ha dichiarato che in futuro “potrebbe ambire a qualsiasi ruolo”, perché “è una risorsa eccezionale per l’Italia e per il Veneto”.
Ha poi annunciato che proporrà “un election day nella primavera 2026” dato che “il Veneto ospiterà le Olimpiadi e 3 miliardi di persone guarderanno cosa succede tra Milano e Cortina, fare una campagna elettorale il prossimo autunno, a tre mesi da un evento di portata mondiale, non ha senso”. Quindi bypassare la data di settembre 2025, in cui c’è il termine naturale della legislatura di Zaia, e fare le elezioni dopo le Olimpiadi, che si tengono a febbraio 2026. Sempre sulle Olimpiadi ha specificato che sono state fortemente volute dalla Lega e che i lavori stanno rispettando le tempistiche, “nonostante troppo scetticismo iniziale”.
Migranti, caso Open Arms, magistratura
Sui migranti e in particolare il Patto tra Italia e Albania, il ministro ha dichiarato che ripone fiducia in quello che hanno deciso i suoi colleghi di governo, “la soluzione albanese è guardata con grande interesse anche all’estero”. Ha sottolineato però che “l’unica cosa che non funziona è certa magistratura italiana che fa opposizione politica e rende difficile espellere clandestini e delinquenti”.
Il passaggio al processo Open Arms è stato naturale, così come la domanda su cosa succederà al governo nel caso venisse condannato. Salvini ha risposto che rifarebbe “con orgoglio tutto quello che ho fatto, difendere i confini non può essere un reato, se non per la sinistra in Parlamento e in tribunale. Il governo non rischierà nulla, e io continuerò in ogni caso a fare il mio lavoro, a sbloccare cantieri e terminare opere pubbliche”.
Parlando del clima di tensione tra governo e magistrati, che non piace al Quirinale, Salvini ha dichiarato che le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a riguardo devono essere ascoltate e non commentate. Ha aggiunto però di sperare che “i pochi giudici con la tessera del Pd in tasca e la bandiera rossa in ufficio la smettano di fare politica sfruttando la toga”. Infine, sempre restando sul Capo di Stato, il vicepremier ha commentato le sue recenti dichiarazioni in merito al fatto di aver promulgato anche leggi che non riteneva giuste: “Il capo dello Stato è un arbitro, quindi è normale non indossare la maglia di una delle squadre come avvenuto troppo spesso in passato“.
© Riproduzione riservata