Il salario minimo torna all’attenzione della Camera. Sono più di mezzo milione le firme raccolte dell’opposizione – eccetto Italia Viva – per la petizione a sostegno della proposta di legge a 9 euro l’ora. Nel contempo, la maggioranza ha deciso sul rinvio in commissione. Una mossa che balza all’occhio dell’opposizione scatenando la polemica.
Salario minimo: il rinvio in commissione
Alla Camera viene posto il focus sulla questione del salario minimo. Il Consiglio dell’Economia e del Lavoro – presieduto dall’ex ministro di Forza Italia Renato Brunetta – ha bocciato la proposta a 9 euro l’ora, affermando l’importanza di puntare sulla contrattazione collettiva come “l’unica garanzia per un mercato del lavoro efficiente ed equo“.
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Salario minimo: la polemica dell’opposizione
Parole dure arrivano dal Partito Democratico con la sua segretaria Elly Schlein che tuona: “La richiesta di rinvio in commissione del salario minimo è semplicemente la cronaca di una fuga annunciata, la vostra fuga dalla realtà. Invece di equità propone condoni, mancette e tagli a diritti universali come scuola e sanità” ha detto in aula alla Camera. Per la Schlein, la premier Meloni butta la palla in tribuna per l’imbarazzo di bocciare una legge apprezzata anche da una parte di elettore che ha votato per lei, definendolo “Un colpo a 3 milioni e mezzo di lavoratori poveri“.
Al PD seguono le dichiarazioni del Movimento 5 Stelle. “Noi oggi stiamo discutendo l’introduzione del salario minimo legale che è in esame in aula grazie alla quota riservata ai gruppi di opposizione la richiesta di rinvio dovrebbe essere inammissibile perché questo modo di fare sta ledendo le prerogative dell’opposizione. Questa proposta di legge ha in sé in subito una sospensiva di due mesi e questo aggrava ancor di più la situazione” ha affermato Francesco Silvestri, capogruppo M5S alla Camera, intervenendo in aula dopo la richiesta della maggioranza di rinvio in commissione del salario minimo.
Le dichiarazioni di Calenda
Calenda si unisce al coro dell’opposizione sul salario minimo. Per Calenda, la maggioranza sta facendo un errore senza precedenti per i lavoratori italiani. “Abbiamo dato disponibilità a cancellare il fondo per il sostegno delle imprese e dunque portare la misura ad avere impatto 0 sulle finanze pubbliche. Neppure a queste condizioni Meloni ha dato ok. Atteggiamento sbagliato, ingiusto e miope” scrive su Twitter il leader Carlo Calenda.
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