Con 79 voti contrari, il Senato boccia la mozione sul salario minimo del Movimento 5 Stelle. Voto favorevole invece, per l’Odg presentato da Fratelli d’Italia.
Salario minimo: la mozione del M5S
Il Senato si è espresso: l’Aula ha detto no alla ‘Mozione sull’introduzione di un salario minimo garantito per i lavoratori italiani’ presentata dal M5S. A favore solo 61 senatori. Nel testo di Stefano Patuanelli il governo si impegnava “a introdurre una soglia minima salariale inderogabile, pari a 9 euro all’ora, per tutelare in modo particolare i settori più fragili e poveri del mondo del lavoro prevedendo che la soglia si applichi soltanto alle clausole relative ai ‘minimi’, lasciando al contratto collettivo la regolazione delle altre voci retributive“.
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Salario minimo: l’Odg di Fratelli d’Italia
Dal Senato arriva poi il via libera sull’Odg di Fratelli d’Italia. Di fatto il salario minimo è solo una mera parte – scrive il partito – del problema: le cause dei salari bassi hanno una molteplice natura. Per Fratelli d’Italia, infatti, occorre individuare gli strumenti più idonei aldilà della soluzione proposta da M5S. “E’ necessario approfondire il dibattito per individuare gli strumenti più adeguati per far fronte al problema e restituire agli italiani dignità del lavoro e l’aumento del loro potere d’acquisto” si legge nell’ordine del giorno. L’Odg ha ottenuto ben 82 voti favorevoli.
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